Nuova luce sugli affreschi, nuovi progetti per l'Opera del Duomo di Orvieto
Maggiore fruizione, migliore fruibilità. Per dare lustro al simbolo della città nel mondo, che nel solo ponte del 25 aprile ha attirato sotto le volte del Maitani 15.000 presenze. I numeri, riferiti ai ticket staccati che non tengono conto dei gruppi dei pellegrini giubilari, li ha forniti venerdì 2 maggio il presidente dell'Opera del Duomo Francesco Venturi in occasione della presentazione delle attività portate avanti dall'ente, tenutasi nella Sala Urbani del Palazzo dell'Opera a due mesi dall'insediamento per i prossimi tre anni del nuovo consiglio d'amministrazione dove siede anche la scrittrice Susanna Tamaro.
La prima opera portata a compimento è la nuova illuminazione della Cappella del Corporale, dopo quella della facciata e della Cappella del Signorelli. Le precedenti lampadine alogene sono state, infatti, sostituite da faretti a sorgente led orientabili meno visibili, più illuminanti e soprattutto in grado di diminuire i costi in termini di consumo energetico. Dai 22 corpi illuminanti da 90W (1980W complessivi) si è passati a 17 faretti da 24W (ovvero 408W), con una diffusione più omogenea, grazie anche a nuove lenti che rendono più apprezzabili gli affreschi, compresa la pietra che racconta la storia del miracolo eucaristico. La cappella, inoltre, rimarrà sempre illuminata sostituendo così il vecchio impianto che la illuminava a tempo, dietro inserimento di una moneta.
Completati, inoltre, l'allestimento dei sotterranei della cattedrale, quotidianamente percorsi dai pellegrini, e l'apertura – finora solo temporanea – della Torre del Maurizio, dove è stato installato un sistema di controllo remoto con telecamere e rivelatori che permettono da due postazioni fisse di monitorare e interloquire con i visitatori. “L'automatizzazione del punto informativo – ha sottolineato l'avvocato Venturi – non richiede la presenza di personale e costituisce un elemento in più per il turista che transitando in via Duomo può assumere informazioni sulla città”.
Sul fronte editoriale, invece, si completa il progetto “Arte accessibile nel Duomo di Orvieto e nel Museo MODO”, che ha già visto l'installazione di speciali pannelli attraverso i quali i visitatori non vedenti possono leggere quello che all'interno della cattedrale è collocato. Al percorso di visita con apparati tiflodidattici e perlustrazione tattile, si aggiungono ora anche due guide in linguaggio Braille per la Cappella del Corporale e quella di San Brizio, messe a disposizione dei visitatori non vedenti all'entrata.
Novità, poi, anche per la guida "Scopriamo il Duomo di Orvieto con Maurizio", lo strumento didattico pensato per i più piccoli dall'Opera del Duomo con il contributo della Regione dell'Umbria e la collaborazione dell'Istituto d'istruzione superiore artistica classica e professionale di Orvieto. Arrivano, infatti, “Wir Entdecken den Dom von Orvieto mit Maurizio” e “Let's discover the Cathedral of Orvieto with Maurizio”. Ovvero, le traduzioni in tedesco e in inglese, realizzate rispettivamente da Francesca Bonomini ed Erika Pauli, in distribuzione al Museo dell'Opsm.
A metà del mese sarà disponibile anche un altro importante volume che si aggiunge alla Collezione dell'Opera del Duomo di Orvieto-Biblioteca della Deputazione di storia patria per l'Umbria: “La cattedrale di Orvieto: origine e divenire. Scritti editi e inediti” curato dal Vittorio Franchetti Pardo, docente di Storia dell’architettura alle Università di Firenze e di Roma “La Sapienza”.
In cantiere, resta il complesso restauro dell'organo della cattedrale – a cui l'Opera provvede insieme alla Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto – che tornerà a suonare, almeno in maniera parziale, domenica 22 giugno, in occasione dell'edizione 2014 del Corpus Domini, e per un concerto inaugurale.
Nell'arco dei prossimi due anni, potrebbero anche essere ricollocate all'interno della cattedrale le statue degli Apostoli. “Nell'ambito di un più vasto progetto di monitoraggio degli spostamenti della cattedrale a seguito di eventi sismici – ha spiegato Venturi – l'Agenzia spaziale italiana ha messo a disposizione i propri satelliti che consentono di valutare con precisione millimetrica, eventuali problemi di staticità nel corso del tempo e prevenire eventi naturali. Sono state acquisite le autorizzazioni e in collaborazione con l'Enea, è stato messo a punto un progetto per piedistalli antisismici, all'avanguardia sotto il profilo ingegneristico, sui quali verranno posizionate le statue. Un'operazione che potrà contare sul sostegno di alcuni sponsor e di soggetti privati, uno straniero in particolare, che ha manifestato l'intenzione di donare denaro affinché venga realizzato questo progetto”.
Donazioni e lasciti di privati all'Opera del Duomo di Orvieto hanno continuato, infatti, a registrarsi anche negli ultimi decenni. È il caso, avvenuto quest'anno, di una proprietà immobiliare a Castel Viscardo e di un'importante collezione di libri giunta da parte di alcuni stranieri. Altri volumi del '700 appartenenti alle rispettive famiglie sono stati, invece, donati da cittadini orvietani. Un pittore locale ha regalato una serie di quadri dedicati alla Cappella del Signorelli, che a breve verranno esposti in un'apposita mostra, un'associazione americana ha stanziato 5000 euro per recuperare un dipinto su tela del XVII secolo conservato al Museo dell'Opera del Duomo. “Tutte queste forme di sostentamento – ha sottolineato il presidente dell'Opsm – sono il segnale di quanto Orvieto sia conosciuta e apprezzata in tutto il mondo”.