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Bilancio triennale del Comune, Proposta Civica: "Andiamo di male in peggio"

martedì 31 dicembre 2024

Lunedì 30 dicembre, in Consiglio Comunale, si è discussa la proposta del nuovo piano triennale del Comune: il Documento Unico di Programmazione (DUP) 2025-2027. Questo documento riassume le linee programmatiche del Comune per i prossimi tre anni e indica i fondi stanziati per la loro realizzazione. Noi di Proposta Civica abbiamo analizzato attentamente la proposta e, conseguentemente, la nostra consigliera Roberta Palazzetti ha votato contro insieme a tutta l’opposizione.

Potremmo elencare mille motivi per cui abbiamo bocciato questo piano, ma ci limiteremo a evidenziarne alcuni che testimoniano la mancanza di risposte alle vere e urgenti priorità cittadine: giovani, sviluppo economico, valorizzazione del patrimonio, equità e carico fiscale. Nel documento ci sono molte parole ma, quando si analizzano il DUP e i relativi capitoli di spesa, queste non si traducono in fatti concreti, ossia piani e risorse adeguati.

Questo piano, infatti, si limita a mantenere invariati i servizi primari, come quelli scolastici, i trasporti e i servizi sociali, confermando scelte politiche passate, anche quando si sono già dimostrate fallimentari. È un piano triennale che non apporta alcun miglioramento né per il presente né, tantomeno, per il futuro della città.

Giovani
Spese previste: zero. Niente di niente per politiche giovanili, politiche del lavoro e formazione professionale.
Gli unici fondi sono destinati alle politiche sportive che, pur importanti, non rappresentano una soluzione contro la fuga dei nostri giovani né un’alternativa alla mancanza di luoghi di aggregazione per gli adolescenti.

Crescita economica, occupazionale e demografica
Zero fondi per lo sviluppo economico in tutti i settori.
Manca il sostegno alle imprese, la ricerca, l’innovazione, l’industria e l’artigianato. 
Niente per il settore agricolo e solo 100.000 euro per il turismo. Questa è senza dubbio la grande scommessa da vincere se vogliamo invertire il trend decrescente della città. Tuttavia, nel DUP approvato, tutta la crescita economica si basa su due soli interventi infrastrutturali: la Complanare e un nuovo piano di connessione alla fibra ottica. Sebbene questi interventi siano importanti, sono decisamente insufficienti. La Complanare richiederà anni per essere completata, mentre il piano per la fibra ottica è inadeguato, prevedendo in un paio d’anni di offrire connessioni veloci a sole 3.000 utenze su circa 10.000 complessive. Abbiamo quindi suggerito all’Assessore Pizzo di rivedere il piano con Fibercop, l’azienda coinvolta. Crediamo siano necessari interventi molto più incisivi per rendere Orvieto competitiva per le aziende e attrattiva per nuove imprese.

Recupero e valorizzazione del patrimonio
Nessuna novità nel piano triennale dei lavori pubblici. Zero spese per progetti di residenzialità agevolata.
Si parla della valorizzazione della Chiesa di San Francesco e della parcellizzazione della Caserma Piave, ma non vi è alcun progetto né fondi per la progettazione inseriti nel bilancio. Eppure, come spesso viene ricordato, è impossibile accedere a bandi e finanziamenti pubblici senza progetti pronti. Ricordiamo, inoltre, che i progetti precedentemente inseriti per interventi antisismici sugli edifici scolastici sono stati tutti bocciati, cioè non finanziati, e quindi esclusi dal piano.

Tasse al massimo e TARI in costante crescita
Zero sollievo per i cittadini. La TARI aumenterà di circa un ulteriore 10%.
La maggioranza ha nuovamente respinto la nostra proposta di bloccare l’aumento delle tariffe, decidendo di non destinare l’aggio ambientale della discarica “Le Crete” e di non considerare alcuna razionalizzazione delle spese generali del Comune. Inoltre, non si registrano miglioramenti nella capacità di riscossione né nelle entrate derivanti dalla gestione dei beni comunali. Insomma, risorse disperse e nulla per alleggerire le tasche dei cittadini.

Vecchie passioni
Zero novità. Zero apertura a nuove idee che non provengano dalla maggioranza.
Tra mille parole e promesse, il piano ripropone ambizioni già fallite, utili solo a promuovere visibilità e spese superflue, come la ricandidatura di Orvieto a Capitale della Cultura.

È stato approvato dalla maggioranza un piano che non è un vero piano, ma una semplice riproposizione delle stesse politiche degli anni precedenti. Qualcuno ha detto che la follia è ripetere sempre le stesse azioni aspettandosi risultati diversi. Poiché non siamo folli, sappiamo che questo piano porterà ai medesimi esiti: decrescita economica e demografica, aumento delle tasse, fuga dei giovani e perdita di servizi.

C’è, però, una piccola speranza: in primavera si discuterà di nuove risorse da investire nel 2025, derivanti dall’avanzo libero di bilancio. Magari, lavorando su questo tesoretto, confrontandoci su proposte concrete e garantendo vera trasparenza sugli obiettivi, si potrà iniziare a progettare un futuro migliore per questa città. Se la maggioranza e la Giunta si dimostreranno disponibili, noi ci saremo.

Proposta Civica Orvieto

 


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