cultura

Oltre mille visitatori in due giorni per "L'antica Terra di Lugnano, perla della Tiberina Amerina"

martedì 15 ottobre 2024
di D.P.

Ha rivelato lati inediti di uno de "I Borghi più belli d'Italia" l'itinerario proposto dalla Delegazione e dal Gruppo FAI Giovani di Terni in occasione della 13esima edizione delle Giornate FAI d'Autunno consentendo ad oltre mille visitatori – 386.000 in tutta Italia, per un'edizione da record – di approfondire aspetti storici e culturali di Lugnano in Teverina, "antica terra, perla della Tiberina Amerina" che nel weekend ha schiuso le porte di tre residenze private sette-ottocentesche, appartenute ad altrettante famiglie di spicco del paese, oltre a quelle della Collegiata di Santa Maria Assunta, del Santuario di Santa Maria di Ramici, della Villa Romana in località Poggio Gramignano con annessa tappa all'Azienda Vitivinicola ed Agrituristica "Trenta Querce" e di un antico luogo di preghiera come il Convento di San Francesco.

Edificato nel XIII secolo in un'area extraurbana, ai piedi dell'abitato, e circondato da un bosco di alberi secolari racchiuso dalla muraglia che anticamente delimitava la clausura, anche se oggi è adibito a residenze di proprietà privata, in quest'ultimo complesso monumentale con tanto di pozzo al centro del chiostro si respira ancora un'atmosfera di spiritualità. Eccezionalmente visitabili inediti gioielli gentilizi come Palazzo Bufalari e Palazzo Brunoni. Solo su prenotazione due iniziative speciali: la visita soldout a Palazzo Vannicelli e la passeggiata naturalistica dal piccolo santuario – affidato alle cure dell'omonima associazione, immerso nelle campagne dove si produce olio e si coltiva vite da almeno 2.500 anni – agli scavi del sito archeologico che continua a restituire reperti.

Se l'edificio principale resta quello romanico della Collegiata – considerato un unicum nell'architettura medievale con un ricco apparato decorativo – si sono rivelate una sorpresa ai più le residenze private situate all'ombra di Palazzo Pennone, oggi sede municipale. Per la sua posizione strategica – alla sommità di un colle dei Monti Amerini, che offre uno splendido panorama aperto sulla Valle del Tevere – il borgo fu a lungo conteso tra le città vicine che volevano il controllo del territorio al centro di un ricco sistema agricolo che risale all'epoca romana. Nei secoli, Lugnano in Teverina divenne soggetta a vari signori senza mai perdere del tutto la sua autonomia, lottando contro le mire espansionistiche di Orvieto e Todi per essere poi inclusa nello Stato della Chiesa.

"Tanti, come Comune e come comunità, i ringraziamenti – afferma il sindaco, Alessandro Dimiziania partire dal FAI, che in Umbria ha aperto 22 luoghi e portato questa iniziativa anche nel nostro territorio. Ad architetti, archeologi ed esperti come Sonia Trenta, Stefania Cutillo, Celina Fontana e Matteo Serpetti che hanno messo a disposizione le proprie competenze per offrire ai visitatori un'esperienza unica. E ancora a Protezione Civile e Forze dell'Ordine per la loro presenza e alla Diocesi di Terni-Narni-Amelia per il sostegno. Un ringraziamento particolare ad Aisling Byrne e Alastair Crooke, proprietari di Palazzo Vannicelli, Elena Proietti, proprietaria di Palazzo Bufalari, e Giovanni Di Benedetto, proprietario di Palazzo Brunoni, per aver aperto le porte delle loro dimore e reso più ricche queste giornate, favorite anche da condizioni meteo piacevoli".


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