cultura

Alla vigilia della decima festa, presentato il libro "Santa Perduta da Orvieto"

venerdì 5 settembre 2014
di Davide Pompei
Alla vigilia della decima festa, presentato il libro "Santa Perduta da Orvieto"

Tra serio e faceto, tra celeste e terreno. Con la stessa leggerezza e quella follia goliardica e alticcia che nel 2003, sotto forma di apparizione notturna, dietro l'iniziale marchio di "Tribù Acustica" e "Altrocanto" al Parco delle Grotte di Orvieto diede origine a tutto. Così, alla vigilia della tradizionale festa di fine estate – oggi promossa dall'associazione culturale "Radio Orvieto Web" in collaborazione con "Il Magazzino delle Idee", il Comitato di Quartiere di San Giovenale e la Protezione Civile di Orvieto – è stato presentato mercoledì 3 settembre "Santa Perduta da Orvieto". Il volumetto realizzato per "Mejio Mesento Editore" dalla Congregazione De Propaganda Fide Sanctae Pardutae che negli anni ha raccolto attorno a sé quanti si riconoscono nel culto della Santa, arriva dopo una laboriosa opera di ricerca filologica e storiografica. Luogo scelto per riannodare i fili di una storia finalmente disvelata, l'insolita cornice della trattoria "La Mezza Luna".

Lì dove, come attestano le fonti nel XII secolo, si tenne il celebre "Concilio Matriciano II". Senza anticipare troppo, il libro in 65 pagine frutto di scavo, recupero e restauro racchiude vita, miracoli, opere e iconografia della "Santa" e del motto "Aberrans me invenit" che la accompagna. In appendice, preghiere e canti tramandati oralmente dalla tradizione popolare. E ancora le locandine originali delle dieci edizioni – solo in due occasioni, per imperscrutabili motivi l'epifania non ha avuto luogo – e un'introduzione che ne delinea i contorni dell'operazione, illustrando le origini della festa, dalla riproposizione dei precedenti materiali già conosciuti, tra cui un celebre miracolo, per una "prima edizione mondiale che già si candida a diventare il caso editoriale dell’anno". Per la prima volta in edizione a stampa, è incluso inoltre il manoscritto della "Memoria della Sanct.ma ac Reverend.ma Perduta da Orbivieto" del vivace cronista medievale Raphaelozzo da Sferracavallo. "Un testo cardine – lo ha definito con malcelato orgoglio il pronipote Raffaele Petrangeliche finalmente aiuta a fare luce sulla biografia ufficiale della Santa".

"Quando questa, improvvisa e sfolgorante, apparve – ha rievocato il presidente emerito della Congregazione Andrea Caponeri, massimo esperto perdutologo – chiese che fosse istituita una festa in suo nome, un momento di incontro, allegria e condivisione in cui tutti potessero rinnovare la gioia e la bellezza di stare, insieme, al mondo. Una festa popolare, in cui, conformemente all'esempio luminoso della Sua vita, nulla doveva essere venduto, ma tutto doveva essere condiviso, scambiato. Fin da subito, però, la devozione popolare che è vieppiù cresciuta, si è scontrata con la scarsità di notizie relative a questa Santa che era da secoli dimenticata, o forse volutamente emarginata". Fu Walter Leoni - autore anche delle immagini che impreziosiscono il libro, ad eccezione de "La processione", "L'apparizione" e "La festa", i tre quadri riprodotti, dipinti da un anonimo pittore meridionale – nel 2001 a sottoporre agli altri la canzone "La festa di Santa Perduta" scritta in uno stato di "autentica possessione", un vortice di vita sfrenata popolata da figure archetipe, musicata, incisa e proposta dal vivo anni dopo.

Presente tra gli altri al convivio di presentazione, Tiziana Rastelli, titolare della cattedra di Storia della falegnameria italiana e comparata presso la Pontificia Università Poranese, e la vicesindaco di Orvieto Cristina Croce. "Sono qui – ha specificato quest'ultima – come Cristina, più che come rappresentante dell'amministrazione comunale, vicina comunque a simili iniziative. Ringrazio tutti per l'entusiasmo e per lo spirito improntato alla condivisione che contraddistingue questa festa, sempre più seguita ed entrata di diritto tra gli appuntamenti della città, fatti di tradizioni che guardano anche ai giovani e al futuro, alla musica e alla voglia di stare insieme. Per rendere tale, o migliore, la comunità in cui viviamo".

Il libro sarà acquistabile dietro un'offerta base di 5 euro durante la serata finale realizzata in collaborazione con molti esercizi commerciali, in programma per sabato 6 settembre, presso i giardini dell'ex Caserma Piave. Il ricavato contribuirà alle varie spese sostenute per la realizzazione del libro e della festa stessa. Dopo il triduo di preparazione "In cerca di Santa Perduta" articolatosi quest'anno in "Per Francesco sopra le stelle del jazz", "Quei ragazzi che eravamo noi: Orvieto canta Claudio Baglioni" fino al concerto di Roberta Carrieri è la volta della festa vera e propria, nel corso della quale saranno snocciolate le mirabili litanie del "Lamento del devoto ignorato" o "Preghiera inascoltata (tradizionale)". L'inizio della cena con banchetto votivo e le offerte dei partecipanti è atteso per le 19.30. Dalle 21 a notte fonda, spazio alla musica con il folk arrembante dei Color Your Skin, il folkarnaio degli Altrocanto e il carnale afro-reggae ed electrofunk dei Malandragem, insieme a tutti i musicisti che vorranno rendere grazie alla Santa. A chiudere e intramezzare, la patchanka beat e il funkygroove di Dj Enzo. Porchetta e sangria a fiumi, nel nome di Santa Perduta.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.