Cgil: "No alla sede di CasaPound". Corona d'alloro in Piazza XXIX Marzo

"Ulderico Stornelli, Alberto Poggiani, Raimondo Lanari, Amore Rufini, Raimondo Gugliotta, Dilio Rossi, Federico Cialfi sono i nomi delle persone trucidate dai nazifascisti, dopo un processo farsa, ai piedi di una quercia a Camorena di Orvieto il 29 marzo 1944. Si tratta di uomini di età ed estrazioni sociali diverse la cui unica colpa era quella di lottare contro la violenza e la barbarie del regime fascista e per la costruzione della libertà, della pace e della democrazia.
Nel nostro Paese come in Europa ed in altre parti del mondo si stanno moltiplicando fenomeni xenofobi e razzisti che facendo leva sulle crescenti diseguaglianze alimentano i virus della violenza, della discriminazione e dell’odio verso chi è indicato come diverso. Per la CGIL la difesa dei valori democratici nati dall’antifascismo è un principio fondante. Per questa ragione riteniamo un grave atto di provocazione l’annunciata apertura della sede dei Casa Pound, ad Orvieto proprio in Piazza XXIX Marzo.
La piazza intitolata ai Sette Martiri di Camorena non può essere sfregiata dalla presenza di una associazione di chiaro stampo neofascista, per questa ragione, nell’aderire all’appello lanciato dall’Anpi, chiediamo alle Istituzioni tutte di mettere in atto i provvedimenti necessari al contrasto di forze antidemocratiche che alimentano divisioni e odio, perché il fascismo non è un'opinione, ma un crimine.
Per testimoniare l’impegno della CGIL a difesa dei valori democratici e della memoria dei Sette Martiri di Camorena, sabato 10 febbraio alle ore 11 depositeremo una corona d’alloro presso la targa che in Piazza XXIX Marzo li ricorda. La Cgil invita le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati e cittadini a testimoniare con la propria presenza il rinnovato impegno a difesa della democrazia e della libertà".
CGIL Camera del Lavoro di Terni e Orvieto
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