Si presentano "L'Italia dei Giardini" e "Orti Botanici, eccellenze italiane"

Un "viaggio attraverso la bellezza, tra natura e artificio". Sono oltre trecento, i paradisi floreali, aperti al pubblico o visitabili a determinate condizioni, censiti nella guida "L'Italia dei Giardini" curata dal Touring Club Italiano in collaborazione con l'Associazione Parchi e Giardini e Italiani. A selezionarli, i massimi specialisti del settore che da anni profondono impegno ed energie nella conoscenza e nella salvaguardia di un patrimonio che, sempre di più, è parte integrante dell’offerta culturale e turistica del Belpaese.
Illustrate a giugno nella Biblioteca del Quirinale, le 312 pagine – supportate da foto e cartine esplicative – arrivate sugli scaffali in estate saranno presentate venerdì 14 ottobre alle 16.30 per iniziativa del Consolato TCI di Viterbo nel corso di un incontro – moderato dal console di Viterbo del TCI Vincenzo Ceniti – che porta a Palazzo Brugiotti, civico 67 di Via Cavour, Alberta Campitelli, vicepresidente vicario dell'Apgi, Vincenzo Cazzato, presidente del comitato scientifico dell'Apgi e Sofia Varoli Piazza, autrice dei testi che riguardano l'area viterbese.
Dal Palazzo Reale di Torino al Parco di Donnafugata di Ragusa, sono quattro le meraviglie made in Tuscia che si fanno largo tra il fascino senza tempo di ville, palazzi, parchi, orti e giardini. Si tratta di Villa Lante, a Bagnaia, del Sacro Bosco di Bomarzo, di Palazzo Farnese a Caprarola e di Castello Ruspoli, Vignanello, con annesso e simmetrico giardino che ospita uno dei parterre più acclamati del Seicento, scelto peraltro come immagine di copertina.
"La guida – annota in prefazione il presidente del Touring Club Franco Iseppi – non fa altro che perpetuare il nostro impegno di una più sistematica e rigorosa documentazione per chi desidera frequentare questi luoghi, ma è anche uno stimolo per chi non l’ha ancora fatto in misura adeguata fino ad ora, forse perché non in possesso di informazioni sufficienti". "Giardini storici in Italia – ricorda il presidente dell'Apgi Paolo Pejrone – ne esistono ancora molti e conoscerli e visitarli è certamente il primo passo per proteggerli".
Quasi a integrare il censimento conoscitivo, all'atlante che documenta gli spazi verdi si aggiunge "Orti Botanici, eccellenze italiane" (Thema, 2016), la nuova pubblicazione edita dall'Associazione Nazionale Nuove Direzioni, in collaborazione con la Società Botanica Italiana. In 302 pagine, curate da Marina Clauser e Pietro Pavone, raccoglie e presenta al pubblico l'enorme patrimonio, in continua trasformazione, degli orti botanici italiani, luoghi privilegiati per la ricerca scientifica, la conservazione della biodiversità, l'educazione e la divulgazione.
Una rassegna a livello nazionale sui luoghi e una visione articolata e approfondita sui ruoli che colma finalmente un vuoto editoriale. "Un libro socialmente utile, poiché promuove la cultura ambientale a ogni livello; socialmente educativo, giacché esorta la cittadinanza a comportamenti individuali responsabili; socialmente produttivo, perché incentiva le entrate economiche sotto il profilo della presenza turistica".
Dopo quelli di Bergamo e Pavia, il libro sarà presentato sabato 15 ottobre alle 10.30 all'Orto Botanico "Angelo Rambelli" dell'Università della Tuscia, lungo la Strada del Bullicame. Oltre ai saluti di Domenico Lafiandra, direttore dell'Azienda Agraria dell'Università della Tuscia alla quale l'Orto Botanico afferisce, è atteso l'intervento di Gianni Bedini (Dipartimento di Biologia dell'Università di Pisa), autore di un contributo, che parlerà di "Collezioni superstar negli orti botanici italiani".
E ancora Silvano Onofri e Laura Zucconi (Unitus) che illustreranno "L'Orto Botanico della Tuscia dalla nascita ai giorni d'oggi". L'incontro sarà seguito da una visita guidata a cura di Monica Fonck e Giorgio Chioccia, rispettivamente curatore e personale tecnico dell'Orto Botanico. Al termine, sarà consegnata in omaggio ai partecipanti una copia del volume, fino ad esaurimento scorte.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.