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L'Orvietana non è Peppinello da Ficulle

martedì 29 aprile 2025
di Roberto Pace

Il personaggio in questione fu portato alla ribalta tra i seguaci del calcio locale dall'avvocato Giuseppe Mariani. Peppe, il suo nome da sportivo, oltre che essere un professionista del foro, era noto per l’immensa passione per il calcio che lo vide protagonista quale atleta, allenatore, dirigente e in tutti gli altri ruoli previsti dal pallone. Senza dimenticare il suo modo di interpretarlo per la rivalutazione incondizionata che dava alla parola “gioco”.

Ficullese di nascita, era solito far uso di frasi appartenenti ai "saggi" del paese. Peppinello, che proprio saggio non doveva essere, insisteva nel ricordare, che lui: "giocasse per perdere e studiasse per essere bocciato". Sentenze, solitamente non applicabili al gioco del calcio, come sta dimostrando l’Orvietana, ancora non paga della salvezza conseguita con largo anticipo. 



Ben venga il tipo di atteggiamento, cui gli orvietani erano poco preparati dopo le salvezze sofferte dei primi anni 2020, perché fotografa esattamente  l’ottimo lavoro compiuto da Rizzolo, Zenga, Di Antonio, D’Intino, Capretti, Ceccantoni, Giorgi, De Bellis, Montegiove, tutti personaggi che vivono la stagione a più stretto contatto con il gruppo portando contributi di idee. Modi e mezzi sono oggetto di continue e veloci modificazioni: non più solo calcio. Piuttosto, calcio e massima cura agli aspetti cognitivi.

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