L'assessore Pizzo spiega il perché dei sigilli allo Stadio Muzi

Nei 115 anni di storia dell’Orvietana sembra non fosse mai successo di trovare i cancelli dell’impianto sportivo chiusi il giorno della partita. Ieri è accaduto tra l’incredulità degli sportivi orvietani e di quelli provenienti da Terranuova Bracciolini. C’erano versioni contrastanti, più o meno credibili e pittoresche che sono pane quotidiano di quelli che sanno sempre tutto. Nella circostanza, qualcuno si è spinto anche più avanti esagerando con l’ipotesi di "un attentato alla salvezza dell’Orvietana", tenendo presente un’eventuale sconfitta a tavolino una volta appurate responsabilità della Società biancorossa. Alla fine, la partita è andata “in onda” ma a porte chiuse, quindi, senza pubblico.
La soluzione ha visto coinvolti, oltre all'assessore allo Sport, Piergiiorgio Pizzo e il presidente biancorosso, Roberto Biagioli, i rappresentanti delle Forze dell’Ordine incaricate della Sicurezza, gli Organi Federali contattati telefonicamente, la Polizia Locale consegnataria del provvedimento di chiusura dell’impianto. Oggi, quanto accaduto può essere registrato quale evento a lieto fine. Per saperne di più abbiamo approfittato della disponibilità dell’assessore Pizzo, a seguire del presidente Biagioli.
Assessore, vogliamo fare chiarezza di quanto accaduto in favore di chi era allo stadio, pagato il biglietto e poi costretto a tornarsene a casa?
"Prima di ogni altra cosa voglio scusarmi con gli sportivi personalmente e per conto dell’Amministrazione. Purtroppo, tutto è dipeso dalla mancanza di un’autorizzazione non rinnovata, scaduta il 12 marzo, legata allo svolgimento di manifestazioni sportive/pubblico spettacolo (Art. 68 Testo Unico Polizia Locale). Non essendo pervenuta la domanda di rinnovo l’impianto non poteva essere aperto al pubblico".
Una data, 12 Marzo, un po’ particolare riflettendo sulla tempistica dei campionati...
"Direi strana rispetto alla normalità delle richieste annuali presentate dall’Orvietana. Evidentemente c’erano delle situazioni che andavano verificate, da qui l’accorciamento dell’autorizzazione, ingannevole per l’Orvietana dal momento che non ha prodotto domanda di rinnovo poi regolarmente presentata questa mattina. Fatto che, a breve, porterà alla riapertura della struttura con regolare ripresa delle attività. Quindi nessun attentato, semmai un difetto nella comunicazione".
Al Polisportivo sono in corso i lavori per la posa del nuovo tappeto sintetico e circolano voci per altri interventi anche all’impianto del Muzi. Da orvietano che vuol bene alla città sono stanco, a esempio, di ascoltare commenti e giudizi negativi sullo stato dei bagni pubblici in particolare da parte degli ospiti. Qual è lo stato dell’arte?
"Andiamo per ordine. I lavori dell’antistadio proseguono e ci dicono che la consegna degli stessi potrà avvenire con un congruo anticipo magari prima dell’inizio del Torneo Frustalupi. A seguire partiranno i lavori, già appaltati, per il rifacimento degli spogliatoi del L. Muzi e dei bagni pubblici. Per altre esigenze, comunque abbastanza urgenti, aspetteremo fine anno la scadenza del contratto che abbiamo in essere con l’Orvietana . Il rinnovo comprenderà anche modalità per andare a gara al fine di soddisfare altre esigenze tipo la creazione di una <club house> che dia all’impianto e a tutto il progetto la sua economicità".
Ultima cosa, l’impermeabilizzazione della tribuna altrimenti, a breve, dovremo portare l’ombrello...
"Sfortunatamente piove pure negli spogliatoi. Di conseguenza il discorso impermeabilizzazione è più ampio. Secondo il rapporto dei nostri tecnici la copertura non è pericolosa e ciò mi sembra importante. Per impermeabilizzare il tetto sono allo studio più soluzioni. Una volta scelta quella definitiva avvieremo la procedura partendo con la sostituzione dell’attuale tetto con un tipo diverso sicuramente più leggero di quello attuale. Mi auguro ciò possa avvenire nel corso dell’estate 2026".

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