Matteo Panattoni, ieri nuotatore oggi centravanti

Da piccino immaginava un futuro sportivo nel nuoto. Fabio e Monica, genitori attenti alle raccomandazioni sulla qualità della crescita per l’unico figlio, appena in età lo indirizzano alle attività natatorie. Qui, le prospettive si stavano già facendo interessanti, ma sorge un “però”. Rappresentato dagli amichetti e compagni di scuola che, alla via che portava direttamente alla piscina preferivano l’altra: quella verso il campo di calcio. A Matteo Panattoni, adesso centravanti dell’Orvietana, il nuoto piaceva. Altrettanto, considerava importante lo stare con gli amici. Alla fine molla il vestiario acquatico per la scuola calcio di Staffoli, frazione del comune di Santa Croce sull’Arno (PI) dov’è nato e risiede a oggi con tutta la famiglia. Dopo tre anni, si trasferisce a San Donato dove ha sede la Società del Romaiano, nota in quelle zone per l’ottimo lavoro che svolge nel settore giovanile.
Tanto da essere trasformata, in quel periodo, a Società satellite del Pisa Calcio e Pisa B un po’ più tardi: "Caso ha voluto – racconta Matteo – che succedesse proprio quando c’ero io". Le cose, dal punto di vista formativo, si fanno più serie: "Gli staff, con i quali ho avuto a che fare in quegli anni, lavorano molto sulla tecnica. Giorno dopo giorno ti rendi conto d’essere sempre più in confidenza con la palla”. M’informo, subito, sul ruolo della tattica, considerata la disputa, sempre accesa, circa la prevalenza di uno dei filoni (tecnica/tattica) sull’altro: "La tecnica è molto più importante perché assimili quelle meccaniche che restano impresse e non si dimenticano. Puoi solo migliorarle ma devi avere la voglia di proseguire nel lavoro in ogni momento della carriera. Io, potessi tornare indietro ricomincerei daccapo le lezioni su colpo di testa e contrasto aereo, atteggiamenti di cui avrei ancora qualcosa da imparare. Alla tattica, invece, ci si abitua. Diventa importante quando sei già avanti nel settore giovanile".
Con la maglia del Pisa arriva fino alla “Primavera”. Firma il suo primo contratto da prof. e accetta di andare in prestito al Taranto (Serie C) per "farsi le ossa". Non è, però, fortunato. A metà campionato si infortuna in modo serio tanto da dover rientrare in sede per sottoporsi alle cure del caso. L’inconveniente lo costringe e rescindere con il Club nel quale è cresciuto e a perdere la prima, ghiotta occasione della carriera. Non molla e si rimette in fila partendo da Sanremo il 31 gennaio 2023.
Il suo nome inizia a essere gettonato. In estate lo chiama il Ponsacco. I propositi sono buoni, un po’ meno i risultati. Matteo, tornato ai suoi livelli, va in doppia cifra con i goal. Non bastano ed è retrocessione. Lui, comunque, continua a crederci e ha attorno chi lo supporta: Fabio, Monica e Giorgia, la ragazza. Alla quale è legato da sette anni. Un amore nato sui banchi di scuola (Liceo Scientifico Sportivo), a prova di distanze chilometriche, consolidatosi nel tempo: "Giorgia è parte integrante del mio cuore e della vita. Siamo in perfetta sintonia, interpretando bene le aspirazioni di entrambi. Mi segue, viene a tutte le partite come sarebbe andata a ogni qualsiasi evento di altro genere che mi avesse visto impegnato. Lo fa per essermi vicina e infondermi coraggio”.
Lei conduce una vita abbastanza intensa dove convivono Scuola, lavoro, sport. E’ prossima alla Laurea (Scienze dei prodotti erboristici e della salute), svolge, compatibilmente, un’attività professionale è tesserata e gioca nel campionato di Pallavolo. Matteo, che si definisce bongustaio, a proposito del titolo di Laurea sembra avere qualche piccola riserva (ahahah) .
L’estate passata il trasferimento all’Orvietana aveva riscosso consensi unanimi. Matteo è convinto, anche adesso, che accettare l’offerta di Severino Capretti sia stata una scelta giusta: “ Innanzitutto per l’ambiente, tranquillo e somigliante a quello delle zone dove sono cresciuto. Concordi pure le ambizioni. Le mie, che punto a tornare tra i Prof, con quelle dell’Orvietana alla ricerca di una salvezza tranquilla. Personalmente sono abbastanza soddisfatto del mio lavoro (12 goal + 3 assist) quanto di quello fatto da un gruppo veramente fantastico. Speriamo di arrivare quanto prima alla quota salvezza. Sono, peraltro, fiducioso sempre che riusciremo a mantenere la calma e la concentrazione che serve. Sulla carta gli impegni che c’aspettano sembrerebbero alla portata. Dovremo fare i conti con l’appetito dei nostri avversari. Considerata la classifica di ognuno potrebbe essere superiore a quello dell’Orvietana. E’ questo ciò che dobbiamo evitare”.

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