Ivan Savshak, ovvero il colpaccio di Capretti
Sarà il tempo a confermarlo, ma quello portato a compimento dal D.S. Severino Capretti, subito avallato dal Presidente e dal Direttore Generale dell’Orvietana calcio, ha tutte le sembianze del “colpaccio”. Questo, perché Ivan Savshak, giocatore contrattualizzato (18 mesi) in settimana, ha già un curriculum di tutto rispetto. Nato in Ucraina (01-06-2005), ha avuto esperienze calcistiche in Ungheria e Polonia prima di trasferirsi in Irlanda e dall’anno scorso in Italia dove ha vestito la maglia del Livorno.
Con la maglia dei labronici è sceso in campo in 15 partite prima del serio infortunio (lesione del legamento crociato) che ne ha interrotto la carriera. Da qui la decisione di operarsi in Irlanda e tornare in Italia per il periodo di riabilitazione. Capretti aveva già il suo nome in agenda dopo averlo osservato nella partita Livorno – Orvietana dello scorso campionato.
Saputo della situazione, da referenti abituali, non ha avuto alcuna esitazione nel proporre al ragazzo (187 cm.) la soluzione orvietana per il totale recupero affidandolo alla conclamata professionalità dello staff medicale del club biancorosso e, più in particolare al dr. Michele Giorgi con il quale collaborano Salvatore De Bellis e Ludovico Montegiove. Giorgi, che già l’anno scorso aveva seguito la riabilitazione di Filippo Di Natale (oggi in piena attività con la maglia del Tuttocuoio), è già al lavoro con piena soddisfazione del giocatore. Da parte sua, Ivan ha già messo a calendario la data per il rientro in campo: 2 aprile, partita Livorno vs Orvietana. Capretti spera in qualcosa di meglio: la seconda quindicina di marzo.
Con il San Donato i biancorossi vanno alla riscossa
Aspettando Savshak, le attenzioni sono tutte rivolte alla partita con il San Donato Tavarnelle. Formazione allenata da Vitaliano Bonuccelli, nome che evoca squadre di fascia alta ma che adesso si trova a gestire una situazione abbastanza diversa. Ventuno punti, sei meno dell’Orvietana che s’impose nella partita d’andata. Sono solo dati che vanno subito dimenticati pensando solamente ai prossimi novanta minuti. La procedura che ha portato alla sconfitta con l’Ostiamare non andrà ripetuta. Le distrazioni costano care, particolarmente in un girone come l'attuale. Rizzolo ha catalogato la partita “un incidente”.
Senza particolari conseguenze per una classifica cui, però, non si può interromperne il sostentamento. Ragion per cui il tecnico vuole un’Orvietana diversa. Dopo Mauro, destinato al rientro, è finito fra i cattivi, Berardi, squalificato per un turno. Logico pronosticare il semplice interscambio. Coulibaly e Sforza, attardati dall’influenza, sono tornati nel gruppo. Proia, dopo i minuti giocati a Ostia, chiede qualcosa in più. Il tecnico non si sbottona. La terna arbitrale è un misto emiliano-pugliese: arbitro Marco Colazzo della sez di Casarano, assistenti Matteo Lauri da Modena e Lorenzo Palma da Bologna