Orvietana Calcio, Massimo Porcari e il suo bilancio di metà stagione
Come ogni fine anno, al giro di boa dei campionati, lo storico dirigente del settore giovanile esprime le sue valutazioni. E sono 37. Massimo Porcari (nella foto insieme al presidente Biagioli) è infatti dal 1987 che vanta la sua “militanza” nell’Orvietana Calcio e puntuale come ogni fine anno arriva il suo personale bilancio di metà stagione.
"Considero sempre importante fare il punto al giro di boa di tutti i campionati, che poi corrisponde alla fine dell’anno e quindi è anche l’occasione per gli auguri. Da qualche stagione devo ripetermi, perché ormai il settore giovanile e la scuola calcio sono il fiore all’occhiello di questa società, abbiamo iniziato da tempo un percorso di qualità e i risultati si vedono: siamo al vertice di tutti i campionati umbri e produciamo giocatori per la prima squadra. Soffre solo un po’ la Juniores che gioca sotto età, paga lo scotto inevitabile del salto da una categoria regionale a una nazionale per diversi calciatori, anche per il tecnico, ma sono certo che il girone di ritorno darà soddisfazioni, c’è comunque massima fiducia per tutti. Quando parlo di qualità intendo il processo di scelta che porta in biancorosso tecnici, dirigenti, selezionatori, oltre che i ragazzi".
Come viene quindi misurato il percorso di crescita dei ragazzi?
"Come già detto non solo dai risultati, ma dai giocatori che arrivano in prima squadra. Oggi giocano stabilmente Rossi, Caravaggi, da poco ha esordito Formiconi, ce ne sono altri che hanno cominciato a respirare l’aria della Serie D, credo che, senza fare nomi, ci siano altri calciatori che saranno pronti per le prossime stagioni. Bisogna crederci, sia durante il processo di crescita nelle giovanili, ma soprattutto una volta arrivati in prima squadra. Tanto per fare un esempio attualissimo, quando ho saputo che si era infortunato il primo portiere, vedere che senza problemi si sia inserito un 2006 in porta in Serie D mi ha fatto piacere. Magari qualche anno fa si sarebbe andati a cercare qualcuno sul mercato, lasciando il giovane come secondo. Invece Formiconi ha fatto benissimo. Ci vuole coraggio, lo so che non è sempre semplice, ma è l’unico modo per dare uno sbocco ai nostri giovani".
Giovani che sono stati anche richiesti da società di categoria superiore, a dimostrazione dell’attenzione che si è attirata addosso l’Orvietana.
“Ormai sono cambiate le regole, se un giovane viene formato da una società poi decide di andare altrove, non viene riconosciuto nulla (a meno che non arrivi in Serie A, ma solo in Serie A). Ma questo ci ha anche consentito di crearci una rete di amicizie con società anche professionistiche. Mi viene da dire che forse riceviamo più riconoscimenti per il nostro lavoro da chi ci sta lontano, che dai concittadini, ma pazienza”.
Anche la scuola calcio sta dando soddisfazioni.
“Gli iscritti sono aumentati, l’appeal c’è anche perché l’Orvietana garantisce poi, a chi arriva all’agonistica, tutti campionati di elite. Purtroppo o per fortuna nello sport esistono le categorie, anche a livello giovanile. Se vogliamo formare calciatori per la prima squadra inevitabilmente scatta un processo di selezione. I nostri tecnici garantiscono loro il percorso di crescita adeguato”.
Parliamo ora di strutture, sembra che finalmente a breve partiranno i lavori di rifacimento del sintetico all’antistadio.
"È una bella notizia, ma che comporta dei disagi. Non so se i lavori partiranno subito o a maggio. Se partissero subito, magari il campo sarà pronto per il Frustalupi, che altrimenti rischia di non svolgersi. Ma se partono subito per diversi mesi tutta l’attività giovanile dovrebbe spostarsi altrove, con costi alti da sostenere e organizzazioni da rivedere. Collaboriamo comunque con le varie società del comprensorio, come Romeo Menti, Bagnoregio, Alfina Lupi, Castiglione in Teverina".
Ma insomma alla fine Massimo Porcari di cosa si è sorpreso di più in questa prima parte di stagione?
"Con tutte le squadre prime in tutti i campionati regionali, difficile fare una sola menzione. Forse gli Under 17, con 13 vittorie su 13 partite, sono stati i più sorprendenti anche perché è un torneo duro. Stefano Silvi è al suo primo campionato di questo tipo e sta facendo benissimo. Così come Paolo Damiani con l’Under 15, un tecnico che sa lavorare anche sull’aspetto mentale, fondamentale per quel percorso di crescita di cui parlavamo prima. Abbiamo poi fatto un grandissimo lavoro con l’Under 14, avevamo appena tre 2011 in rosa e oggi sono 21 calciatori, tutti perfettamente integrati grazie al nostro Simone Botarelli e al suo eccellente processo di scouting e a Valerio Liberti che dirige tutto. Ma io ho un occhio di riguardo per l’Under 16 allenata da Melone, un gruppo di ragazzi che ha già fatto benissimo lo scorso anno e che devono farsi trovare pronti il prossimo quando giocheranno l’elite dell’Under 17".
Ma forse la più bella sorpresa è il clima che si respira quest’anno.
"Sembra proprio un’annata tranquilla. Ovvio che i risultati della Serie D aiutano ad avere un clima di serenità, non c’è più quel grande distacco che ci stava una dozzina di anni fa tra settore giovanile e prima squadra, ormai siamo un tutt’uno. C’è familiarità in tutto il sistema, nel senso che come in ogni famiglia si rema tutti dalla stessa parte, anche se ci sono differenze di vedute o contrasti si risolvono guardando al bene comune. Credo che siamo riusciti a mettere le persone giuste al posto giusto, non solo nei ruoli tecnici, ma anche ad esempio in una segreteria tutta al femminile, con Rebecca e Moira, che sono cresciute in abilità e competenza e sono ormai completamente indipendenti. Insomma quest’anno gli auguri per un buon 2025 li facciamo veramente con soddisfazione e grande fiducia".
Di seguito gli auguri biancorossi, i gol e i messaggi di buon anno dei protagonisti: