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Emanuele Rossi KO per due fratture facciali, ma già pensa al rientro

lunedì 25 novembre 2024
di Roberto Pace

Qualche settimana addietro, rispondendo alla domanda sull’atteggiamento migliorativo nelle partite in casa, Emanuele Rossi rispondeva così: "Dobbiamo essere più spavaldi". Portamento di cui, personalmente, ha tenuto sempre conto, anche ieri nella partita persa con il Foligno. Non è da lui tirarsi  indietro, magari rischiando del suo, come in occasione dell’azione che poteva portare gli ospiti sul tre a zero. Probabilmente, calcolando in maniera non perfetta il tempo dell’uscita, cosa che può capitare a tutti i portieri,  non ha esitato a tuffarsi sui piedi di Khribech per un estremo tentativo di evitare la segnatura poi compromesso dal mani di Berardi.

È rimasto un po' a terra, ma quando Rizzolo ha accennato alla sostituzione non ha indugiato  a riprendere posto tra i pali. Ha neutralizzato il penalty proseguendo, poi, il lavoro fino all’ultima parata importante al quinto minuto di recupero.  A nessuno è passato per la testa, nell’ora di gioco effettivo tra lo scontro con il giocatore marocchino e il triplice fischio dell’imperturbabile signor Gambacurta, che Emanuele potesse aver sofferto le pene, come si dice, dell’inferno. Perché il ragazzo della Patarina è tipo schietto e tosto. Uno che pensa, quale prima cosa, a portare a termine il lavoro. Soltanto dopo la visita e gli esami strumentali  il guerriero s’è dovuto arrendere all’evidenza.

Il referto parla di  frattura composta sullo zigomo, di  microfrattura della parte superiore  della mascella e  di un piccolo versamento all’interno. Gli accertamenti proseguiranno martedì con la visita del chirurgo specialista maxillo-facciale. C’è già il primo stop obbligatorio di due settimane al quale potrà aggiungersene altro una volta ultimate le ricerche. Ma è solo ferito! Tornerà presto, più forte di prima. Auguri, portierone!