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Niente tifosi da Livorno. E Biagioli si arrabbia

giovedì 24 ottobre 2024
di Roberto Pace

Il presidente dell'Orvietana Calcio, Roberto Biagioli era particolarmente felice della prestazione e dei tre punti conquistati sul campo di Civita Castellana. A cambiarne l’umore è stato l’arrivo, in quel momento ufficioso e poi formalizzato questa mattina, del divieto di trasferta a tutti i residenti della provincia di Livorno in quel di Orvieto. Una notizia temuta, dopo i fatti accaduti a Siena in occasione del derby con i labronici, quindi non inattesa per guastare i programmi della società biancorossa. 

Il perché è lo stesso presidente a spiegarlo in termini chiari come solito. 

"Per noi la questione è solo economica. In questo girone, dove trovano posto club giganti rispetto al nostro, gli incassi che vanno al disopra della media sono ossigeno puro. La partita con il Livorno, tra l’altro capolista, sotto tale aspetto sarebbe stata la più importante di tutta la stagione. Parlo di una cifra in cui il mille può andare in doppia cifra, nettamente al disopra della nostra media".

Con chi bisogna prendersela?
"Io lo saprei pure, ma non ho gli strumenti per farlo. Certamente non con le Forze dell’Ordine che fanno il loro dovere con tutti i rischi eventuali, neppure con tutti quelli che si recano alla partita vista come momento di svago. E neanche con la Commissione che ha deciso perché l’incolumità pubblica è un bene superiore. So di altri presidenti che hanno avuto o temono possa loro succedere come a noi perché sono nella nostra stessa condizione".

Allora finisce tutto qui?
"Che ne so! Mi verrebbe chiedere alla Lega di compilare una classifica speciale sui comportamenti delle tifoserie, magari in collaborazione con le Forze dell’Ordine, che preveda un adeguato rimborso per quelle Società dove il pubblico non va contro i principi dell’etica sulla quale si fonda lo sport. Sembrerebbe ridicolo, ma siamo arrivati a questo punto. E ancora, con la Lega non mi va di parlare ancora una volta della situazione che hanno creato con i contratti, penosa e penalizzante oltre ogni limite per le Società più piccole".