sport

Luca Chioccia vende le giapponesi, corre con le francesi

venerdì 18 ottobre 2024
di R.P.

Luca Chioccia per professione vende auto giapponesi. Per soddisfare la passione al Motorsport si è  sempre indirizzato su vetture made in France. Iniziò dodici anni fa con una Peugeot 106 Rally, macchina cui è stato fedele fino alla Castellana 2023. Il crash, nella seconda salita  della cronoscalata che fece scalpore destando anche qualche preoccupazione, segnò la fine del rapporto.

Di quell’esperienza, a distanza di un anno, ne parla tranquillamente:
"Che dire, la cosa certa è il non essermi fatto prendere dalla paura. Il resto è dipeso tutto da un mio errore, posso dire, quasi cercato. Ho esagerato pagandone le conseguenze , come fossi stato un principiante. Ne ho piena consapevolezza e sono ripartito".

106 rottamata sostituita dalla Renault Clio  RS Cup 2000 con motore aspirato e cambio sequenziale a sei marce, una delle ultime uscite dalla Casa. È quella cui ambiva da sempre, competitiva e al tempo stesso impegnativa da gestire con la massima attenzione:
"È uno spettacolo di macchina fatta apposta per correre. Non sono ancora al top con la confidenza ma, come si dice, ci sto lavorando".

Con la nuova ha già gareggiato a Montefiascone "praticamente è servita da esperimento", ad Ascoli "iniziavo ad adattarmi, sono arrivato terzo a ridosso dei primi", a Gubbio "era la ma prima volta che andavo e non mi è parso utile rischiare". Adesso c’è Orvieto, dove la musica potrebbe essere diversa: "Non ci saranno scuse" conferma.

Alla Castellana ha, quali riferimenti, il suo miglior crono con la 106, 3’59” e rotti sul percorso con chicane, da lui considerato tempo notevole. C’è, poi, il 3’50” di De Masi, vincitore del titolo nazionale per due volte, sempre con una Clio , che lo stuzzica: "È un obiettivo da tenere segreto…. Mi raccomando non dirlo in giro".