L'Orvietana cerca il riscatto con il Ghiviborgo

Sul piano logistico la trasferta a Ghivizzano (Ghiviborgo) è fra le più complicate, in particolare per i chilometri da percorrere su strada normale una volta abbandonata l’autostrada FI-PI-LI.  In egual modo si prospetta la partita,  per la conclamata solidità della formazione apuana. L’Orvietana ha faticato un po’ per digerire la sconfitta con il Montevarchi per il momento e il modo con cui si è caratterizzata. La conferma arriva dal direttore sportivo, Severino Capretti.

"Premesso che le sconfitte vanno subito metabolizzate - dice - non posso negare come, quella con il Montevarchi c’abbia lasciato parecchio amaro in bocca perché arrivata proprio nel nostro miglior momento e con un rigore preso in modo ingenuo. E’ stato un punto perso che merita essere vendicato. Proveremo a rifarci sul campo di un avversario ostico, ripresosi alla grande dopo lo scivolone all’esordio. Abbiamo perso un punto, proviamo a prenderne tre".

I nostri informatori consigliano qualcosa di particolare per provare a raggiungere l’obiettivo?
"Mah, la partita è abbastanza particolare. Il tecnico appartiene alla stessa scuola di Lelli, l’allenatore del Montevarchi. Dobbiamo aspettarci una ripetizione di quanto già visto, in particolare i fraseggi palla a terra che c’hanno messi un po’ in difficoltà. Fanno molto possesso e difficilmente mettono palloni a caso. In settimana ci siamo preparati bene curando molto i dettagli. Peccato per qualche defezione, peraltro inattesa".

Vedremo un atteggiamento tattico più vicino a quello tenuto dalla squadra nel secondo tempo?
"Spetterà ad Antonio (Rizzolo) decidere una volta conclusa la rifinitura".

Assenti non previsti Berardi e Paletta. Il centrale a causa di un piccolo intervento chirurgico, il terzino per un indolenzimento che ne sconsiglia l’utilizzo. Il resto tutto ok con Fabri di nuovo nel gruppo. Arbitrerà Manuel Marchetti de L'Aquila. Assistenti: Alexandru Frunza di Novi Ligure e Guido Junior Cucchiar di La Spezia.

Di seguito l'intervista pre-gara ad Alessandro Orchi: