Roberto Biagioli ha fiducia nel lavoro fatto e punta il dito contro chi governa il calcio
Sono anni che, in questo periodo, ci si ritrova nell'ufficio del Presidente, Roberto Biagioli, per la chiacchierata d'inizio Stagione. Un numero uno il cui titolo, non quotato, costruito sulla passione, sulla serietà e sul fare presenta un indice in continuo rialzo, tanto da promuovere l’Orvietana a Società "invidiata" fra quelle che frequentano l’attuale quarta serie. Tra le prerogative di Biagioli c’è quella di "non mandarle a dire" preferendo l’esposizione personale su elementi dallo stesso ritenuti importanti. Adesso, in particolare, sente di avere ottime ragioni per contestare la politica degli svincoli automatici, provvedimento diventato esecutivo da qualche tempo, in quanto, a suo giudizio, privano le Società di quel minimo potere contrattuale che contribuiva a scongiurarne addirittura la scomparsa:
"Fatico a capacitarmi che certe decisioni siano prese da persone che ne sanno o almeno dovrebbero saperne molto di sport. Parlo per la nostra Orvietana ma credo di rappresentare il pensiero di tanti miei colleghi che, come noi, lavorano seriamente sui giovani cercando di farne dei giocatori. Perché, salvo rare eccezioni, tali non si nasce ma si può diventarlo grazie al lavoro dei tecnici che operano nel nostro settore. Un’opera, la nostra, che inizia con bambini di cinque anni e il cui ciclo si esaurisce, all’incirca, al raggiungimento della maggiore età. Per i più dotati, le cui qualità vengono fuori, comunque, grazie al nostro lavoro, il tragitto può risultare più breve, qualora, per questi, si dovessero aprire le porte di club più importanti.
Ditemi voi se può considerarsi uno scandalo il riconoscimento economico considerato un diritto fino all’altro ieri e ora scomparso. Purtroppo, nel calcio, oltre a quelli dei piani alti esistono altre due componenti a minarne la credibilità. Parlo dei genitori o parenti, tutti o quasi convinti di avere in casa il nuovo Maradona, che metto sullo stesso piano dei tanti frequentatori del sottobosco del calcio che si autodefiniscono procuratori, amici degli amici di questo o quel personaggio. Tutta gente a caccia di provvigioni senza fattura che lucrano sulla buona fede o impreparazione dei nuclei familiari di ragazzi destinati, nella maggior parte, al ruolo di vittime inconsapevoli di tali maneggi. E’ appunto per questo che parlavo di non capire il modus operandi degli organi federali che invece di gettare fumo negli occhi con provvedimenti, solo populisti, farebbero meglio a usare strumenti per sradicare il malvezzo alla base.
Ho ritenuto utile la premessa perché anche la nostra Società è stata costretta a confrontarsi con tali realtà. Nel progetto per la stagione che va a incominciare avevamo inserito, quale punto fermo, la decisione circa l’utilizzo di under (tre per il 2024-25) provenienti dal nostro settore giovanile. Abbiamo operato di conseguenza, senza considerare d’essere poi costretti a fare i conti con situazioni di cui dicevo sopra. Ecco Paoletti, quarto centrale nel progetto, che cede alle sirene della Pianese per giocare nella Primavera 4 cui fanno seguito altre istanze, addirittura per accasarsi con Società di cat. inferiore alla nostra. I nostri collaboratori sanno come la penso: 'Per i giocatori vestire la maglia dell’Orvietana deve essere un piacere e un onore. Chiunque non si ritrovi o perda tale spirito può andarsene in qualsiasi momento'. Abbiamo, quindi, deciso di conseguenza ma ciò potrebbe costringerci a un qualche intervento sul mercato che era quello che non volevamo. Personalmente, ho sempre cercato di evitare l’inserirmi nel chiacchiericcio, sempre di moda a Orvieto, dove tiene banco la frase: 'Prendono sempre giovani da fuori trascurando quelli di Orvieto'.
Niente di più sbagliato e stiamo provando a dimostrarlo. E non è che prima escludessimo gli orvietani a prescindere. E’ accaduto, invece, che la politica portata avanti dal settore giovanile, da qualche anno a questa parte ha avuto una sterzata decisa, privilegiando la qualità ai numeri. In questo modo, anche per l’ampliamento del bacino d’utenza, c’è riuscito assemblare squadre giovanili più forti che si sono imposte in campionati regionali importanti arrivando a funzionare da serbatoio per le necessità della prima squadra. Ce ne prendiamo, orgogliosi, il merito, ma attenzione: non può diventare una regola, specie se le carte federali continueranno a riempirsi di regole che, a mio giudizio, non guariscono il malato, anzi lo rendono sempre più vulnerabile".
Il Presidente, rendendosi conto d’essere andato un po’ per le lunghe, chiede di nuovo la parola:
"Riassumo, brevemente, le risposte alle domande che mi avevi preannunciate: 'Ho incontrato tutti assieme e per la prima volta i componenti l’organico, dal direttore generale all’ultimo degli addetti ricavandone buone sensazioni. Abbiamo fatto le cose per tempo, probabilmente siamo stati fra i primi a completare i vari accorpamenti per considerarlo un buon inizio. Ho informato i giocatori, in particolare i nuovi, sul come la Società sarà sempre presente con referenti cui rivolgere ogni tipo di richiesta. Da tutti attendiamo identico spirito collaborativo. Ho fiducia in tutti quelli che già conoscevo ne sto acquisendo altrettanta per i nuovi. Un uccellino mi ha fornito informazioni ufficiose, quanto credibili, sulla composizione del girone. Se confermate, avremo qualche trasferta in più direzione sud a minor chilometraggio e la possibilità di risparmiare un po’ di euro. Cosa che fa sempre comodo. La Società è sana, agli amici che c’hanno sempre sostenuti se ne è aggiunto qualche altro e anche questa è una bella notizia. Avremo l’occasione giusta per ricordare tutti come meritano. Al pubblico orvietano chiedo un supporto caloroso e presenza ricordando come, non sia proprio la stessa cosa, anche per la squadra, giocare a spalti semi deserti o al limite della capienza. Avremo il Muzi con il manto rifatto ed è per questo motivo che ho richiesto espressamente ai Direttori di evitare amichevoli precampionato a Ciconìa. Il Comune si sta adoperando per altre migliorie oltre che la posa in opera del nuovo tappeto sintetico all’antistadio O. Achilli".