Massimo Bike Ubaldini, M7 sul tetto dell'Argentario

Nuova gara, paesaggi e avversari diversi, aria di mare, stesso risultato. Massimo Bike Ubaldini continua a lasciare il segno. Al primo anno nella categoria M7, scrive il proprio nome sull’albo d’oro del “Gran Fondo dell’Argentario”, classica della specialità dove il successo fa tendenza. A Porto Santo Stefano si sono presentati in quattrocentocinquanta, pronti a conquistare il Monte Argentario. Panorami stupendi, ma poco tempo per soffermarsi sulle bellezze.

Le asperità della prima salita fanno la prima selezione. E’ pane per i denti del campione di Ciconìa che risale posizioni per mettersi in una posizione tranquilla a scandire il passo di gara. In discesa, la borraccia che cade, prova a guastare tutto. Max valuta, siamo solo a un quarto di gara, decidendo per il recupero del prezioso contenitore, onde evitare difficoltà nell’ultimo tratto di competizione.

L’esperienza serve e convalida la scelta, perché, nella seconda e decisiva tratta riesce a tenere un ritmo più alto, impossibile da reggere per gli altri M7. Il primo dei quali, riesce a inquadrarlo solo dopo l’arrivo, pronto per salire sul podio. Nella classifica generale si piazza ventiduesimo, sui 301 classificati, consapevole del fatto che, senza caduta della borraccia, sarebbe stato, tranquillamente, tra i primi venti. Per una volta, si auto gratifica: "Per un M7 c’è di che essere soddisfatti".