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Le Sezioni CAI dell'Umbria realizzano 8 carte escursionistiche. In oltre 2.500 chilometri, 440 itinerari

sabato 4 giugno 2022

Oltre 2.500 chilometri distribuiti su 440 itinerari. Una rete organizzata in otto Carte dei Sentieri come invito a tutti gli appassionati della montagna, ma non solo, ad entrare in connessione con il cosiddetto "cuore verde d'Italia" che, anche in estate, non smette di pulsare. Grazie a questo strumento realizzato in scala 1:25.000 dalla Sezioni del Gruppo Regionale Umbria del Club Alpino Italiano è possibile avere un’ampia panoramica delle possibilità escursionistiche offerte dalla fascia delle grandi montagne dell’Appennino e da quelle più dolci della fascia sub-appennica e approfittare della bella stagione per viverle.

Reperibili nelle singole Sezioni, le mappe suggeriscono all’escursionista una gamma di uscite per tutti i gusti e i livelli di esperienza e preparazione. Da quelle adatti ai più esperti, anche a livello alpinistico, a quelle indicate a quanti, invece, ricercano nel viaggio a piedi suggestioni ambientali, naturalistiche, culturali e religiose. Sì, perché l’Umbria, terra prevalentemente montuosa e di alta e media collina, conserva ancora intatte e vive le vestigia e gli incanti di un passato ricco di storia e arte, e di quella cultura montana e rurale che è ancora viva e palpabile, ben oltre gli stereotipi da cartolina.

Da Nord a Sud, allora, c'è Gubbio con la carta dei sentieri del territorio della città dei Ceri e l’area del Monte Cucco e c'è la carta escursionistica di Gualdo Tadino. C'è Città di Castello con la mappa dell’Alto Tevere Umbro, Foligno con il Parco del Monte Subasio e le aree di Serano-Brunette e Sellanese, di prossima ri-pubblicazione, e Spoleto con i suoi monti e con il territorio della Media Valnerina. In provincia di Terni, si fanno strada – è il caso di dirlo, dopo aver indossato gli scarponi da trekking – Orvieto con i vicini Monti Amerini e Terni che propone antichi itinerari dai Monti Martani ai Monti Sabini.

La rete dei sentieri tracciata comprende anche le grandi vie interregionali come il Sentiero Italia, che in circa 7.600 chilometri attraversa Appenini e Alpi, le due grandi dorsali montuose delle penisola, e i Cammini Religiosi, sulle orme sante di Francesco e Benedetto, ma non solo. È questo il grande patrimonio che il CAI dell'Umbria ha inteso valorizzare e promuovere attraverso le Carte dei Sentieri che, negli anni, le Sezioni hanno prodotto grazie all’impegno e alla passione dei tanti soci che hanno ideato, riscoperto e materialmente disegnato gli itinerari riportati nelle mappe.

"Gli itinerari descritti nella cartografia – spiega Gian Luca Angeli, presidente del Gruppo Regionale CAI Umbria – sono in grandissima parte segnati con la segnaletica riconosciuta internazionalmente in cui sono riportate le informazioni di base, nomi dei luoghi, distanze, direzione. La manutenzione e, in molti casi, la posa in opera di queste importanti strutture è il frutto del lavoro di tanti soci delle sezioni umbre. L’attenzione del CAI Regionale nei confronti della valorizzazione e della promozione della rete sentieristica regionale è sempre molto alta.

Di recente, grazie al lavoro della Commissione Sentieri e Cartografia, abbiamo anche elaborato e proposto agli uffici della Regione una bozza di accordo per la manutenzione dei 440 itinerari, e una proposta di legge relativa all'istituzione del Catasto Regionale di Sentieri". Al livello nazionale, la rete sentierieristica, ricchissima di storia e di vita, è una delle più ampie d'Europa. Il Club Alpino Italiano ha selezionato circa 60.000 chilomeri di sentieri, tracciati di bianco-rosso come un filo d'Arianna dell'escursionismo che lega i territori e ne facilita la frequentazione.

Per ulteriori informazioni:
www.cai.it/gruppo_regionale/gr-umbria/ 

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