Esame di Stato alla Trento-Bondone per Filippo Ferretti

Per Filippo Ferretti è arrivato il giorno dell’Esame di Stato. In altro modo non può essere definita la Trento-Bondone, regina delle cronoscalate italiane ed europee, in scena dal 1925. La Trento-Bondone è la più vecchia e lunga gara automobilistica e motociclistica in salita con partenza a Trento e arrivo in località Vason, ultimo paese sulla cima del monte Bondone. Gara che si differenzia dalle altre per la particolarità del tracciato, sul quale sono disseminati ben 42 tornanti e oltre 180 curve su una lunghezza totale di 17.330 Km. Una parte di storia dell’automobile e anche delle moto, nel 1961 vi prese parte Giacomo Agostini con una Morini 175 Settebello, è passata da qui.
Dove si sfidavano le case ufficiali, Ferrari e Porsche su tutte, affidate a piloti di primissimo piano, Scarfiotti, Mitter, Schetty, Lualdi, Facetti, Nesti (9 vittorie), Zardo, tra gli altri. Degli attuali, Simone Faggioli, detentore dei record, sia di velocità, 9'00"52 nel 2017, sia di assoluti, avendo vinto ben 10 edizioni. Un primato difficile, se non impossibile da eguagliare, visto che, la seconda stella del firmamento, Christian Merli, è riuscito a imporsi soltanto nell’edizione 2016. Alla quale prese parte l’orvietano Michele Fattorini, eccellente secondo e inserito di diritto tra i “maestri del Bondone”, titolo assegnato a tutti coloro che scendono sotto il tempo di 10 minuti.
La Trento – Bondone è una gara unica, difficile, che richiede esperienza, duro lavoro e nessun errore alla guida. Certamente non è facile rimanere concentrati lungo tutto il percorso, sfruttare al meglio le gomme, senza mandarle in crisi nell’ultimo tratto, gestire motore e freni in maniera ottimale. Tant’è che sono numerosi i “grandi” delle salite a evitare il confronto. Ragion per cui, il solo fatto di mettersi in gioco va a tutto merito del ventitreenne orvietano. E’ da ieri che Filippo macina chilometri sul tratto della Provinciale n. 85, dalla periferia di Trento a Vason, località dove è posto il traguardo. Studia e fotografa a raffica il tracciato, mette nel cassetto dei ricordi curve e tornanti, prova a incrementare i suoi limiti di attenzione.
Gli iscritti sono 240, sono in palio punti importanti per la classifica del CIVM, esistono le condizioni per portare a casa un buon risultato. Adesso tocca a lui e alla squadra, tutta fatta in casa, con babbo Paolo a fare il direttore tecnico e il fratello Fausto meccanico fidato ed emergente. Raffinatezze dell’organizzazione, il rifacimento del manto stradale in alcuni tratti, i mezzi-scopa in azione sul percorso e, quale misura anti assembramenti, la fornitura, all’interno del paddock, di pasti caldi a piloti e meccanici. Un furgone attrezzato lavorerà a ciclo continuo, dalle 9 alle 22 venerdì 2 e sabato 3 luglio e dalle 9 alle 18 domenica 4, per servire le pietanze al “popolo” del paddock, che riceverà quanto ordinato direttamente nella propria area una volta cucinato. Ogni persona accreditata avrà in dotazione 6 buoni da utilizzare per i 6 pasti.

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