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Seconda tappa per "Walk in Tuscia 2020": Camminata al Lago di Mezzano

venerdì 18 settembre 2020
di Davide Pompei
Seconda tappa per "Walk in Tuscia 2020": Camminata al Lago di Mezzano

In epoca preistorica, le sue acque sommersero alcuni villaggi dell'Età del Bronzo permettendo di conservare per quasi quattro millenni, le strutture lignee delle palafitte, i resti paleontologici, contenitori ceramici e poi asce, spade, fibule, spilloni in bronzo e manufatti lignei. Reperti che, oggi, sono esposti negli spazi del Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese di Valentano. Le limpide acque sono quelle del Lago di Mezzano – piccolo invaso di origina vulcanica, formatosi circa 400.000 anni fa e proposto nel 2005 come sito di interesse comunitario.

È in questo scenario unico che domenica 20 settembre – con ritrovo alle 9 e partenza alle 10 – avrà luogo la seconda tappa di "Walk in Tuscia 2020". Una camminata sportiva di impegno medio-facile lungo un percorso di circa 9 chilometri costeggiando, in alcuni tratti, proprio il lago. E cogliendo gli elementi di interesse storico-naturalistico, grazie alla partecipazione dei volontari della Pro Loco e del Gruppo Trekking di Valentano. Base operativa, l'Agriturismo "Fra Viaco" che ospiterà il ritrovo ma anche il pranzo per quanti vorranno fermarsi a mangiare qualcosa sul lago dopo la camminata.

Sessanta i posti disponibili, per questo è consigliabile prenotare direttamente al ristorante entro venerdì 18 settembre telefonando al numero 393.0704606. Laddove non potrà essere garantito il metro e mezzo di distanziamento sociale, vige l'obbligo di indossare la mascherina propria. La quota di iscrizione è di 5 euro e non comprende ristori a causa delle restrizioni imposte dal Covid. L'occasione è comunque valida per ammirare una bellezza incontaminata che "non si esaurisce nell'ambiente ricco di storia, ma si esalta nella splendida cornice ambientale che ne caratterizza le sponde".

"Un lago – suggeriscono dal sito www.valentano.orgquasi totalmente privo delle tracce della presenza umana. Senza strade asfaltate, ci si arriva solo a piedi, senza scarichi che ne contaminino le acque. Il perimetro del lago è circondato da canneti che, soprattutto in corrispondenza dell’emissario, il Fiume Olpeta, costituiscono ambienti umidi popolati da una ricca avifauna. Porciglioni, folaghe, gallinelle d’acqua, martin pescatori trovano un riparo ideale tra gli ontani, i salici e le canne e, con un po’ di fortuna, può capitare di imbattersi nel veloce falco di palude che volteggia in cerca di preda.

Alla fascia di canne che circonda il lago, segue una breve striscia di pascoli e quindi i versanti, tipici dei laghi d'origine vulcanica, ricoperti da una splendida vegetazione arborea. Particolarmente suggestivo è il bosco posto sul versante Ovest, Monte Rosso, dove alberi di alto fusto con piante di cerro e roverelle secolari nascondono i resti del Castello di Mezzano, d'origine longobarda, e distrutto alla metà del 1300. Un luogo in cui la leggenda e la tradizione popolare vuole che sia stata rinchiusa e quindi uccisa Pia de' Tolomei, la nobildonna senese ricordata da Dante nel V Canto del Purgatorio".

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
335.8214428 – 334.3185230 – 328.9512640

Foto: www.terredivulci.it