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Cinque orvietani approdano in Formula 1 e Moto GP

sabato 5 settembre 2020
di Roberto Pace
Cinque orvietani approdano in Formula 1 e Moto GP

E mamma Castellana può sfoggiare un’altra, piccola nidiata di figli, giunti al culmine del personale percorso sportivo. A raggiungere Formula 1 e MotoGP, cime quasi inaccessibili dello sport motoristico, sono, stavolta, quattro orvietani più uno, che vivranno da protagonisti il GP del Mugello automobilistico e la prova di Motomondiale a Misano. Non vestiranno tuta e casco da pilota, ma la divisa giallo arancio da commissari di gara.

Paolo Fazi, Paolo Isidori, Luca Portarena, Danilo Milani, tutti con una storia sportiva di ampio respiro, faranno parte delle squadre impegnate, questo mese, sulle colline di Barberino e in riva all’Adriatico. Tutto ebbe inizio nei primi anni ’80, con Sante Coscetta e Paolo Roselli al timone dell’Associazione, celeri nel pensare alla formazione di un pezzo indispensabile per la disputa di gare motoristiche, i commissari di percorso. All’epoca erano in settanta, poi, l’usura del tempo ha lavorato per la scrematura del gruppo. Sono rimasti, Sante Scarponi, l’uomo incaricato di infilare il cuneo (zeppa) dietro la ruota alla partenza, Bruno Crosta, che ci auguriamo poter ritrovare presto in gran forma, l’intoccabile della postazione numero sette.

I quattro sopra nominati, i due Paolo, Luca e Danilo, sono stati i veri folgorati dalla passione, divenuta affetto per le bandiere multi colorate, arrivando a compiere sacrifici, anche importanti, per rispondere alle chiamate su e giù per l’Italia, allargando la loro presenza alle piste, ai rally e alle due ruote. Da qualche anno si godono i frutti di tanta dedizione, come le due gare mondiali di Formula E disputate nella Capitale, per un hobby dove, oltre la partecipazione, servonoo serietà, capacità, competenze e anche sangue freddo.

“Perché – ci dice Paolo Fazi – lo spettacolo ,dal di là della rete, è unico, per chi ama le corse – ma non puoi distrarti a fare lo spettatore. Bisogna sapere quando e come intervenire, rispettando le indicazioni del capo postazione – altrimenti, anziché limitare, si espone chi guida e noi stessi a rischi imprevedibili. A Orvieto, come nella maggioranza delle gare in salita, sei attore e, al tempo stesso protagonista. Nelle gare internazionali si lavora in gruppo, con compiti sono ben distinti”. Hanno già fatto esperienze di spessore, rally, superbike, turismo, Ferrari day, ma il fascino delle F1 e delle MotoGP è inarrivabile.

“Ne abbiamo provato un assaggio la scorsa domenica al Mugello. In occasione del Ferrari Day, hanno girato due Ferrari, una già macchina di Schumacher, l’altra di Alonso. Non siamo giovani di primo pelo, ma osservarle da vicino e il canto del motore nelle orecchie, c’ha fatto provare un’emozione mai avvertita prima”. Per la tua, o meglio, per le vostre esperienze, c’è più lavoro con moto o macchine? “Non c’è paragone: con le due ruote.

In particolare i piloti più giovani, della Premoto 3 e della stessa Moto 3, tutti ragazzi, cercano, sempre, di andare più avanti. Sono portati a tentare manovre al limite e, nelle curve, l’effetto domino diventa consuetudine. Nel CIV, al Mugello, dalle mie parti ne abbiamo raccolti otto, tutti in un colpo. Fortunatamente, senza alcuna conseguenza”.  I quattro commissari hanno uno spirito giovane e si domandano, di frequente, il perché siano tanti, troppi, i ragazzi che, conseguita la tessera, subiscano un brusco cale d’entusiasmo, per poi abbandonare velocemente. “Vorranno le domeniche libere – azzardo”.

“Forse è così – risponde Paolo sorridendo – meglio per noi, troveremo posto più facilmente, ancora per parecchio tempo”. Avevamo detto “quattro più uno”. Il quinto è Federico Giulivi. Entrato, giovanissimo, nell’Associazione della Castellana, aveva subito iniziato il suo percorso da commissario di gara. In seguito, la predisposizione ingegneristica l’ha condotto al ruolo di Commissario Tecnico Sportivo.

Oggi è fra i più apprezzati e presenti ovunque ci sia il rombo dei motori, dalle salite, ai rally, alla pista. Ha la stima e la fiducia dei responsabili di una corsa, non si pone problemi, come tanti altri, del fine settimana libero, come di muoversi lungo lo stivale, ha già assaporato le massime formule e sarà, pure lui al Mugello. Gli mancano le due ruote, ma solo per scelta personale. Ha anche un incarico istituzionale, Fiduciario Provinciale di ACI Sport. Tante premesse per una carriera luminosa.

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