Sabato a tutto calcio: l'Orvietana ospita il San Sepolcro

E’ un sabato a tutto calcio, quello di domani, con l’Orvietana che anticipa la partita con il San Sepolcro, fischio d’inizio alle 15.15, con il chiaro intento di usufruire di una giornata di riposo in più, in previsione del ritorno di Coppa con il Foligno. L’avversario è blasonato e il ricordo va alle sfide epiche tra biancorossi e bianconeri, quando le panchine erano occupate, rispettivamente, da Carmelo Bagnato e Fabio Fraschetti. Si giocava per l’alta classifica ed era il fattore campo a farla da padrone.
E allora, nel rispetto della tradizione la squadra di Zampagna dovrebbe farcela. La Vivi Altotevere Sansepolcro, questa l’attuale denominazione, viene da un inizio di campionato incerto e paga, probabilmente, il post retrocessione dopo i moltissimi anni di Interregionale. Due, gli ex in campo, perché Dida e Idromela, completamente recuperato, hanno militato nelle fila toscane. Dall’Orvietana, dopo la sconfitta di Ponte San Giovanni, è lecito attendersi qualcosa in più. Zampagna, nell’intervista di martedì, ha gettato acqua sul fuoco, ma la prestazione con la Pontevecchio non ha per niente soddisfatto gli orvietani presenti.
Squadra poco reattiva, in particolare nei primi 45’, come se ai biancorossi fosse venuta meno la forza mentale, almeno per provare ad imporre il proprio gioco. E stavolta c’entrano poco i giovani e la loro poca esperienza, perché le manchevolezze, sempre a giudizio di chi c’era, sono state più marcate in quei giocatori che dovrebbero, invece, fare da traino. I quattro punti in classifica, a oggi messi assieme, preoccupano fino ad un certo punto, poiché si ha la sensazione che il campionato non abbia espresso, fino ad ora, i valori reali delle sedici protagoniste. L’auspicio è, che anche l’Orvietana faccia parte del gruppo attuale delle incompiute, altrimenti inizierebbe a vacillare qualche certezza.
Domani non vedremo all’opera Castelletti, il quale, non avendo sostenuto una preparazione lineare, accusa un affaticamento che lo costringerà a osservare gli altri. Un’assenza che pesa, per l’importanza che Zampagna assegna all’attaccante e alle sue caratteristiche peculiari. In compenso torna Bernardini, uno che di legna ne porta a casa, sempre, parecchia. La possibile scelta di un centrocampo “adulto”, costringerà Zampagna ad affidarsi a qualche giovanissimo per coprire altri ruoli importanti. Arbitrerà Castrica di Terni, collaboratori Giovanardi e Capicci, anch’essi della sezione del capoluogo di Provincia.

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