Venerdì 11 aprile alle 19 in Piazza San Carluccio, a Viterbo, "Non una di meno" promuove il presidio "Se toccano una, toccano tutte", contro la violenza di genere e per reagire all’escalation di femminicidi avvenuti nei primi mesi dell’anno. Tra loro Sara Campanella e Ilaria Sula, uccise negli ultimi giorni a poche ore di distanza l'una dall'altra. Nomi che chiedono voce.
Dall’inizio del 2025 l’osservatorio di "Non una di meno" ha registrato 16 femminicidi, 2 suicidi di donne, 1 suicidio di un uomo trans, 1 suicidio di una persona non binaria, 4 casi in fase di accertamento. vittime di un crimine d’odio basato su discriminazioni di genere ed etero-cis-patriarcale.
Scenderemo in piazza per restituire voce a chi non può più parlare, sicure che questo massacro non sia il risultato di condotte personali, di raptus e di violenze isolate ma frutto di una realtà sistemica patriarcale. Una violenza patriarcale che ci uccide ogni giorno. Come altre realtà femministe e transfemministe che sul territorio italiano si stanno mobilitando proprio in questi giorni, vogliamo farci sentire, fare rumore. “Se domani tocca a me voglio essere l’ultima”. Vogliamo che l'ultima resti l’ultima.
Non possiamo più accettare che la responsabilità venga individualizzata mentre il sistema resta intatto. È tempo di chiedere politiche strutturali, non risposte emergenziali. È tempo di sostenere e difendere l’attività politica dei centri antiviolenza, delle case delle donne, della prevenzione primaria e di un’educazione affettiva e sessuale. Saremo in piazza per incontrarci, organizzarci, stringerci e prendere il nostro spazio Non possiamo più restare a guardare. Invitiamo tuttə, associazioni e singole persone, ad aderire alla piazza.
Per Ilaria, per Sara, per tuttə. Con tutta la rabbia, con tutto il dolore.
Comitato promotore "Non una di meno - Viterbo"