È stato presentato sabato 22 marzo nella Sala del Dottorato del Complesso Monumentale e Museale della Cattedrale "Isola San Lorenzo" di Perugia il Rendiconto 8xMille 2024 delle Diocesi dell'Umbria. "Un dovere – ha sottolineato in questa occasione l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, Ivan Maffeis, presidente del Comitato Nazionale per il Sostegno Economico alla Chiesa Cattolica – dal momento che i cittadini si fidano della Chiesa mettendole a disposizione diverse risorse, attraverso la firma dell'8xMille".
In rappresentanza della Chiesa locale, presente il delegato don Luca Conticelli. "La compartecipazione alle cosiddette opere segno – sottolinea, nel rilevare quanto realizzato – per quanto riguarda la ristrutturazione della Chiesa di San Giuseppe con fondi 8xMille si attesta a 87.500 euro, per il progetto 'Mille storie, la nostra storia' legato all’Archivio storico diocesano sui 26.000 euro e la mostra 'Volti fuori. I ritratti dei detenuti' realizzata nell'ambito del progetto 'Fratelli tutti' promosso dalla Caritas Diocesana in collaborazione con la Casa di Reclusione di Via Roma sui 20.000 euro. Contributi importanti resi possibili grazie alla generosità di chi sceglie di destinare le proprie risorse 8xMille alla Chiesa".
Complessivamente ammontano a 7,85 milioni di euro i fondi che le diocesi umbre hanno ricevuto dall’8xMille nel 2024, di cui almeno il 50% destinati alla carità. Altri 4,56 milioni di euro sono arrivati nel territorio regionale per finanziare le opere di conservazione dei beni culturali e per l’edilizia di culto. Questi ultimi fondi sono gestiti dagli enti che attuano le opere. Anche i fondi 8xMille, che nel 2024 ammontano a circa 9,14 milioni di euro e che contribuiscono al sostegno dei 658 sacerdoti dell’Umbria, giungono direttamente ai sacerdoti attraverso l’Istituto centrale per il sostentamento del clero e non passano dalle diocesi. In totale in Umbria, direttamente o indirettamente, nel 2024 sono pervenuti 21,55 milioni di euro derivanti dall’8xMille.
Per quanto riguarda la Diocesi di Orvieto-Todi, il totale delle voci di spesa dell’ultimo anno è di 2.474.823 euro, a fronte degli importi del 2023 pari a 2.269.870 euro. Sul fronte delle percentuali, la fetta più grande della torta assegna il 42% al sostentamento del clero per un importo pari a 1 milione e 36 mila euro e il numero medio dei sacerdoti sostenuti nell’anno che perde un’unità rispetto al 2023 e scende a 71. A edilizia e beni culturali è stato destinato il 21% pari a 518.898 euro a fronte dei 394.130 euro impegnati nel 2023. A culto e pastorale, il 19% ovvero 471.380 euro, di poco superiore ai 470.795 dell’anno precedente. Alla carità, invece, intesa come distribuzione a singole persone bisognose, opere caritative diocesane, parrocchiali e di altri enti ecclesiastici il 18% equivalente a 448.545 euro, poco più dei 447.982 del 2023.
“In una realtà fatta di tante piccole comunità parrocchiali, quale è la nostra – osserva l’economo diocesano Luigi Carandente – si è dovuto tener presente la necessità evangelica di non spegnere le piccole luci fatte di luoghi di preghiera, incontro e condivisione. Di qui l’attenzione anche alle piccole chiese parrocchiali, a volte vere e proprie opere d’arte, ma soprattutto luoghi di fede e speranza. L’attenzione maggiore, comunque, in questi ultimi tempi, anche in vista del Giubileo, è andata verso luoghi e progetti tesi a costruire momenti di speranza”.