sociale

"SmookingSpooking", sensibilizzazione sui rischi delle sigarette elettroniche tra i pre-adolescenti dei Centri di Aggregazione Giovanile

giovedì 6 marzo 2025

E-cig, svapo, sigaretta elettronica… nomi nuovi per indicare un “vizio” antico: quello del fumo. Tuttavia, a differenza delle sigarette tradizionali, questi dispositivi non lasciano l’inconveniente dell’alito pesante né il ristagno di bruciato e cenere che ammorba l’aria. Così, eliminando gli odori graveolenti, si finisce per credere di aver eliminato anche i rischi che le vecchie sigarette comportavano. Del resto, si tratta di un dispositivo disincarnato, alimentato da un fluido invisibile: un liquido aromatizzato che sembra innocuo. E ciò che è immateriale sembra non poter fare male… L’inganno è abilmente confezionato e molti finiscono per credere che si tratti, in definitiva, di dispositivi innocui. Non sorprende, dunque, che il loro uso si diffonda sempre più anche tra i più giovani, convinti di non fare nulla di sbagliato proprio per via di questa presunta innocuità.

Eppure, la sigaretta elettronica (o e-cig o svapo) innocente non è. Un’indagine svolta sul territorio rispetto all’utilizzo dei dispositivi ha messo in luce che una massiccia percentuale di ragazzi e ragazze prova o ha provato questi dispositivi. La rilevazione - nata a supporto della tesi di laurea in Scienza dell’Educazione di Emanuela Della Morracce – ha permesso di approfondire un contesto poco noto e su cui, in sostanza, si avevano poche informazioni.. Da qui l’idea di un piccolo progetto pilota, chiamato "SmookingSpooking", realizzato tra settembre 2024 e febbraio 2025 che ha coinvolto circa 50 ragazzi e ragazze tra i 9 e i 14 anni nei Centri di Aggregazione Giovanile, gestiti dalla Cooperativa Sociale “Il Quadrifoglio”, di Fabro, Montegabbione, Allerona/Castelviscardo, Porano e Castel Giorgio.

L'obiettivo principale di "SmookingSpooking" è stato quello di informare e sensibilizzare i preadolescenti sui rischi legati all'uso dei dispositivi elettronici sostitutivi del tabacco tradizionale, favorendo una consapevolezza critica verso le strategie di marketing delle industrie del tabacco. Il progetto si è articolato in due fasi:
- Informazione e consapevolezza - Una serie di incontri teorici ha fornito ai ragazzi informazioni scientifiche sui rischi per la salute legati all’utilizzo delle sigarette elettroniche, sfatando i falsi miti più diffusi.
- Creatività e partecipazione attiva - Nella seconda fase, la consapevolezza acquisita è stata declinata in forme, idee e colori. I giovani, indossando i panni dei pubblicitari, hanno ideato slogan e manifesti artistici contro l'uso delle sigarette elettroniche. Questa forma di “smarketing”, ispirata al Dadaismo e al Futurismo, ha permesso di contrastare le sofisticate strategie di comunicazione emozionale delle industrie del tabacco, puntando su messaggi creativi e d'impatto.



I risultati del progetto confermano l’efficacia di un approccio che combina informazione scientifica e creatività per sensibilizzare i più giovani sui rischi legati alle sigarette elettroniche. Il progetto è stato curato dalle educatrici Emanuela Delle Morracce per la parte tecnico-illustrativa e da Elisa Dottori per la parte artistico-grafica. 

Il progetto prevede inoltre un tempo supplementare presso “Lo Scalo" Community Hub di Orvieto Scalo, dove verrà allestita una mostra con i lavori creativi realizzati dalle ragazze e dai ragazzi coinvolti. L’inaugurazione della mostra sarà accompagnata da un vernissage, un’occasione speciale per ascoltare dalla viva voce dei giovani protagonisti il racconto di questa esperienza educativa e divertente. Un momento di condivisione aperto a tutti, pensato per valorizzare l’impegno e il talento dei partecipanti.

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