Si inizia giovedì 7 marzo, alle 21 al Teatro degli Avvaloranti, quando il Comune e Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale, in collaborazione con alcuni degli allievi di Mutazioni e la Compagnia Teatrale "Un Sacco DiVersi", propongono un omaggio all'identità femminile, con "Frammenti di Donna", una performance di teatro partecipato, dove ogni singolo contributo presentato sul palco, sia una testimonianza dei valori e della ricchezza che la visione femminile può offrire per contribuire a migliorare e portare luce nel mondo. Ingresso 5 euro; gratuito per i residenti del Comune di Città della Pieve e per gli studenti iscritti agli Istituti scolastici della Città.
Seguono poi due eventi venerdì 8 marzo alla Sala Sant'Agostino a cura del CAV Centro AntiViolenza Maria Teresa Bricca, con il Comune, l'Associazione Donne La Rosa, ArciNote e la Libera Università. Il primo appuntamento è alle ore 18:00 con la presentazione del libro "Emozioni di luce", scritto da Maria Cristina Palmerini. Poesie e riflessioni sulla vita con le quali l'autrice intraprende un interessante e profondo dialogo con Ivonne Fuschiotto. Il libro è stato fatto stampare dal Cesvol di Perugia, è il primo del 2025 della Collana "I Quaderni del Volontariato" che, con questo, conta 237 volumi. Alle 18.30, invece, va in scena "In una notte", una pièce de "Le Trabaccanti", con sei donne e un commissario alla ricerca della verità in una calda notte romana. L'ingresso è a offerta. Inoltre, dalle 15 alle 17, presso il Circolo MCL in Largo della Vittoria, un momento aperto a tutti per "conoscerci, condividere, confrontarci...e fare la merenda insieme".
A chiudere il calendario di iniziative organizzate da Città della Pieve per la Giornata Internazionale della Donna, sempre venerdì 8 marzo, alle 21 al Teatro degli Avvaloranti, lo spettacolo "Molto dolore per nulla" di e con Luisa Borini, prodotto da Atto Due, e proposto dal Comune di Città della Pieve con Fontemaggiore Centro di Produzione Teatrale. Il racconto dei troppi amori troppo amati, intrecciato a storie di persone che la protagonista ha incontrato e ascoltato negli anni. È anche però la storia di quando si devono aprire gli occhi per salvarsi e ascoltare il vuoto di cui si ha così terrore, scoprendo di quanta ricchezza è pieno. È il racconto di un dolore attraversato, da perdonarsi e persino da ringraziare perché è anche merito suo se si può guardare con un sorriso divertito a ciò che siamo stati e che siamo.