Sulle panchine verdi del cortile della Scuola Secondaria di Primo Grado "Luca Signorelli", inaugurate a maggio 2022. O sulle sedute in acciaio donate alla Sala d'Aspetto del Pronto Soccorso dell'Ospedale "Santa Maria della Stella" a febbraio 2020. Anche l’anima, ora, deve sedersi, il respiro rallentare un po' e quella luce che incendia le azioni quotidiane ammorbidirsi nella fiamma di una candela per permettere allo sguardo di fare memoria e guardare con speranza al mondo che verrà. Ne è servita tanta, insieme alla fede, in questi dieci anni per mettere a fuoco, capire, accettare.
Ridefinire equilibri. Un tempo piccolo e infinito, dilatato e sospeso, riempito di parole e silenzi, canti e preghiere, azioni e iniziative che hanno inteso dare continuità alla testimonianza di Elisa Lardani Marchi, giovane psicologa sensibile al dialogo, alla pratica della cura, allo stupore della maternità e della vita, impegnata nella divulgazione di una cultura dell’inclusione e del rispetto e attenta alla parità di genere che ha lasciato un notevole patrimonio umano e spirituale. Sono trascorsi dieci anni dalla sua dipartita terrena, salutata da amici e parenti come nascita al Cielo in festa.
È con l'immutata voglia di trasformare quell'assenza, solo fisica, in bene comune e di vivere in intimità condivisa certi anniversari, più faticosi di altri, che venerdì 28 febbraio ad Orvieto, nella Chiesa di San Bernardino, in Piazza Marconi, si tiene "Ricordando Elisa. 2015 – 2025". L’appuntamento è alle 17 con l’incontro e la catechesi sul tema "E il mondo che verrà" a cura di don Luigi Maria Epicoco, docente di Filosofia alla Pontificia Università Lateranense e all’ISSR Fides et Ratio de L’Aquila, nominato dal Papa assistente ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione.
Da lui arriverà l’invito a guardare con rinnovata fiducia alle sfide e a non perdere la speranza – quella che, suggerisce Francesco, "non delude mai" – ed è presente "nel volto di una donna che porta in grembo una nuova vita", oltre che "in quello di un povero, di un migrante o di un rifugiato alla ricerca di un domani migliore, nel viso di un soldato e di un civile che pregano di tornare a casa o di un anziano e un bambino che camminano mano nella mano, liberi e al sicuro". Il pomeriggio promosso dall'Associazione "Elisa Lardani Marchi" proseguirà alle 18 con la celebrazione eucaristica.
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