sociale

"Ricordando Elisa", dieci anni dopo. Incontro sul tema "E il mondo che verrà"

martedì 25 febbraio 2025
di D.P.

Sulle panchine verdi del cortile della Scuola Secondaria di Primo Grado "Luca Signorelli", inaugurate a maggio 2022. O sulle sedute in acciaio donate alla Sala d'Aspetto del Pronto Soccorso dell'Ospedale "Santa Maria della Stella" a febbraio 2020. Anche l’anima, ora, deve sedersi, il respiro rallentare un po' e quella luce che incendia le azioni quotidiane ammorbidirsi nella fiamma di una candela per permettere allo sguardo di fare memoria e guardare con speranza al mondo che verrà. Ne è servita tanta, insieme alla fede, in questi dieci anni per mettere a fuoco, capire, accettare.

Ridefinire equilibri. Un tempo piccolo e infinito, dilatato e sospeso, riempito di parole e silenzi, canti e preghiere, azioni e iniziative che hanno inteso dare continuità alla testimonianza di Elisa Lardani Marchi, giovane psicologa sensibile al dialogo, alla pratica della cura, allo stupore della maternità e della vita, impegnata nella divulgazione di una cultura dell’inclusione e del rispetto e attenta alla parità di genere che ha lasciato un notevole patrimonio umano e spirituale. Sono trascorsi dieci anni dalla sua dipartita terrena, salutata da amici e parenti come nascita al Cielo in festa.

È con l'immutata voglia di trasformare quell'assenza, solo fisica, in bene comune e di vivere in intimità condivisa certi anniversari, più faticosi di altri, che venerdì 28 febbraio ad Orvieto, nella Chiesa di San Bernardino, in Piazza Marconi, si tiene "Ricordando Elisa. 2015 – 2025". L’appuntamento è alle 17 con l’incontro e la catechesi sul tema "E il mondo che verrà" a cura di don Luigi Maria Epicoco, docente di Filosofia alla Pontificia Università Lateranense e all’ISSR Fides et Ratio de L’Aquila, nominato dal Papa assistente ecclesiastico del Dicastero per la Comunicazione.

Da lui arriverà l’invito a guardare con rinnovata fiducia alle sfide e a non perdere la speranza – quella che, suggerisce Francesco, "non delude mai" – ed è presente "nel volto di una donna che porta in grembo una nuova vita", oltre che "in quello di un povero, di un migrante o di un rifugiato alla ricerca di un domani migliore, nel viso di un soldato e di un civile che pregano di tornare a casa o di un anziano e un bambino che camminano mano nella mano, liberi e al sicuro". Il pomeriggio promosso dall'Associazione "Elisa Lardani Marchi" proseguirà alle 18 con la celebrazione eucaristica.

Per ulteriori informazioni: 
340.2513934

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