La Fondazione "Aiutiamoli a Vivere" Ong inaugura l'Ospedale di Yasinia e il Cubo della Salute
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Venerdì 14 febbraio, festa di San Valentino, patrono della città di Terni, dove è nata la Fondazione "Aiutiamoli a Vivere" ONG e dove insiste la sede nazionale, è stato inaugurato il reparto di riabilitazione dell’Ospedale di Yasinia ed il “Cubo della Salute” installato presso l’Ospedale con grande emozione da parte di tutti i volontari della Fondazione Aiutiamoli a Vivere capitanati dal Presidente Pacifici.
Grazie al progetto "Health Care for Safety and Rehabilitation", finanziato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in collaborazione con le organizzazioni Focsiv, Missione Calcutta e Don Calabria, la nuova struttura sanitaria servirà, oltre ai militari ed agli sfollati, circa 20.000 abitanti degli insediamenti montani circostanti. Il reparto è stato dotato di tutte le strumentazioni necessarie per garantire la riabilitazione oltre a fornire una consulenza di altissimo livello e di prima diagnosi grazie al “Cubo della Salute”, ambulatorio mobile attrezzato che consente di intervenire in telemedicina con diagnosi precoce.
Graditi invitati, hanno presenziato all’evento il presidente del Consiglio Regionale della Transcarpazia Roman Saray insieme al Capo dell'Amministrazione Statale Myroslav Biletskyi ed alla deputata del Consiglio regionale della Transcarpazia, Eva Yakusheva, che hanno ringraziato il Presidente Pacifici e la Fondazione per il supporto fornito in questi anni di guerra non solo con la realizzazione del reparto di riabilitazione dell’Ospedale, ma anche con l’invio dei molti aiuti umanitari, compresi i pasti autoriscaldanti, per la popolazione civile e militare, oltre all’accoglienza dei minori ucraini in Italia per un periodo di vacanza lontano dalla guerra.
Erano presenti all’evento il dottor Pietro Pipi, referente dell’AICS e incaricato a rappresentare l’Ambasciata Italiana a Kiev, i referenti dei partner di progetto, i nostri Frati Minori Conventuali Francescani di Roman e il Rappresentante della Chiesa Ortodossa, oltre alla delegazione della Fondazione Aiutiamoli a Vivere che ha visto anche la presenza, oltre ai volontari provenienti da diverse regioni italiane, anche di tre sindaci veneti.
Momenti di grande emozione sia per il taglio del nastro del reparto che per il collegamento con il professor Carlo Ventura, direttore del Laboratorio Nazionale di Biologia Molecolare e Bioingegneria delle Cellule Staminali dell'Istituto Nazionale di Biostrutture e Biosistemi (INBB), il quale non solo ha dato prova di come potrà essere utilizzato il Cubo della Salute per la diagnosi in telemedicina, ma ha anche realizzato una dimostrazione pratica di una strumentazione all’avanguardia, come la telecamera iperspettrale, di cui il Cubo verrà dotato.
Fabrizio Pacifici,
presidente Fondazione "Aiutiamoli a Vivere" Ong
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