"Senza pace non ci sono diritti". Anci al lavoro per costruire una rete delle città a tutela di questo valore
"Senza pace non ci sono diritti. Per questo insieme dobbiamo lavorare per promuovere la cultura del dialogo, della negoziazione, del rispetto delle diversità e della solidarietà. E proprio in tale direzione andrà il mio impegno in Anci, da cui ho avuto l’onore di ricevere, tra le altre, la delega alla Pace, cogliendo la sfida di creare una rete delle città che punti a tutelare questo valore imprescindibile in un mondo sempre più in fiamme".
È il messaggio lanciato martedì 10 dicembre dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi, ai numerosi studenti protagonisti di una speciale cerimonia svolta a Castiglione del Lago, alla presenza del sindaco Matteo Burico, in occasione della giornata internazionale dei diritti umani. Per l’occasione è stata issata la bandiera della pace, un gesto simbolico auspicato anche dalla delibera n. 73 approvata lo scorso ottobre dal Consiglio comunale di Perugia. Oltre a formalizzare un appello urgente per la soluzione dei conflitti in Medio Oriente e Ucraina, tale atto ha portato a esporre la bandiera della pace a Palazzo dei Priori e all’invio di una lettera agli istituti scolastici cittadini.
La sindaca, insieme all’assessora all’istruzione Francesca Tizi e alla consigliera comunale Lucia Maddoli delegata alla Pace e alla Nonviolenza, proprio nell’imminenza delle festività natalizie ha infatti scritto alle direzioni delle scuole per divulgare i contenuti della delibera e invitare gli studenti ad auto-produrre una bandiera della Pace da esporre sugli edifici scolastici. Un progetto educativo volto a riaffermare l’importanza della non-violenza che, attraverso la partecipazione di Ferdinandi all’Ufficio di presidenza dell’Anci nazionale, potrà travalicare, insieme ad altre iniziative, i confini del capoluogo umbro.
“I diritti umani – ha affermato la sindaca Ferdinandi - non sono solo parole astratte, ma valori fondamentali che rendono la nostra esistenza degna. Oggi i ragazzi hanno saputo elencare alcuni di questi diritti: una casa, una famiglia, il diritto di giocare e di studiare. Ma senza pace non c'è spazio per alcun diritto. Dove arriva la guerra, le case vengono bombardate, i bambini smettono di giocare, gli ospedali non esistono più, la natura viene distrutta e la dignità dell'uomo finisce”.
“Viviamo in un tempo – ha proseguito - in cui la guerra è presentata come una risposta ai conflitti, mentre la vera soluzione è costruire la pace, che dipende da tutti noi, dai gesti quotidiani che compiamo a scuola, in famiglia e nella comunità. La nostra Costituzione ci ricorda che l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa ed è nostro compito far vivere quotidianamente questi valori”.
La sindaca ha anche incoraggiato gli studenti “a essere orgogliosi di far parte della terra di San Francesco e di Capitini, una terra che ha sempre promosso valori di pace e rispetto”. “Ogni volta che passerete davanti a quella bandiera – ha concluso - ricordate che ciascuno di noi può e deve contribuire a costruire un futuro migliore”.