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Influenza, una stagione alquanto virulenta 

lunedì 11 novembre 2024
di Beatrice Curci

Come ogni inverno ci ritroviamo a combattere con un diverso tipo di influenza. E con l’avvicinarsi del picco stagionale dell’influenza, cresce l’attenzione della comunità scientifica verso questa influenza: la H3N2, una variante del virus dell’influenza A. Questa variante è caratterizzata da una particolare adattabilità e mutabilità e si distingue per la capacità di generare sintomi respiratori intensi e, in casi più rari, complicanze a livello neurologico. Queste evidenze emergono da una recente revisione scientifica pubblicata sul Journal of Infection, che ha approfondito l’associazione tra H3N2 e alcuni effetti neurologici.

Secondo questo studio, il virus H3N2 può talvolta causare disturbi neurologici come encefaliti e altre forme di infiammazione del sistema nervoso centrale. Sebbene queste manifestazioni siano considerate poco frequenti, gli esperti sottolineano la loro importanza clinica per una corretta gestione e prevenzione dell’influenza, soprattutto nelle fasce di popolazione più vulnerabili.

La variante H3N2 è da tenere in considerazione, come per tutte le influenze stagionali, poiché può comportare una sintomatologia intensa e, in alcune situazioni, complicanze più complesse” afferma il Prof. Fabrizio Pregliasco, virologo e docente di Igiene Generale e Applicata presso l’Università di Milano, Direttore scientifico di Osservatorio Virusrespiratori.it. “È essenziale, quindi, adottare misure di prevenzione adeguate, a partire dalla vaccinazione, che rappresenta uno strumento fondamentale per ridurre la circolazione del virus e proteggere chi è più esposto a possibili complicanze, come anziani, bambini e persone con condizioni di salute preesistenti”.

Pregliasco aggiunge: “Il messaggio chiave per questa stagione influenzale è di rimanere vigili, ma senza allarmismi. L’influenza è una condizione stagionale con cui conviviamo, e la ricerca scientifica ci fornisce oggi importanti strumenti per affrontarla al meglio, sia in termini di prevenzione che di trattamento tempestivo. La vaccinazione antinfluenzale è consigliata non solo per prevenire l’infezione, ma anche per limitare la probabilità di complicazioni gravi. È una forma di tutela personale e collettiva”.

Come indicato dallo studio, le manifestazioni neurologiche di H3N2, pur essendo rare, suggeriscono l’importanza di un approccio informato e consapevole alla prevenzione. L’influenza, infatti, non è solo un’infezione stagionale che incide sul sistema respiratorio, ma può avere effetti più ampi, con ripercussioni sul sistema nervoso in alcuni casi specifici. La vaccinazione rappresenta dunque un’opportunità per proteggere i soggetti più esposti e ridurre complessivamente la pressione sulle strutture sanitarie.