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sociale

Aumentano tra i giovani le malattie sessualmente trasmesse

lunedì 21 ottobre 2024
di Beatrice Curci

In Italia crescono le infezioni a trasmissione sessuale. È l'allarme lanciato dalla Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SIMaST). Gli esperti rilevano che manca un'adeguata informazione tra gli adolescenti che si avvicinano al sesso. Inoltre, le pratiche di sex roulette, calippo tour, chemsex si moltiplicano, soprattutto tra i più giovani, spesso alimentate anche dalle sfide lanciate dai social e nel web. Questi fenomeni, oltre ad avere non pochi risvolti sociali, possono provocare anche contagi da Infezioni Sessualmente Trasmesse (Ist) vista l’occasionalità dei rapporti sessuali a cui inducono.

Tra le Ist la sifilide è aumentata del 15% e la gonorrea del 40%, un trend che continua da tempo e le più colpite sono le donne sotto i 25 anni. In questo senso, secondo gli specialisti, nella trasmissione è sempre più rilevante il ruolo del sesso orale. Un problema che riguarda tutta Europa e tra le cause di questo aumento ci sono: una migliorata sensibilità diagnostica, un’elevata trasmissibilità di virus e batteri, la scarsa prevenzione.

"L'aspetto più rilevante è il coinvolgimento giovanile, in particolare degli under 25", sottolinea Barbara Suligoi, direttrice del Centro operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS). Per esempio, "la prevalenza della clamidia tra le ragazze di questa fascia d'età è del 7% - aggiunge Suligoi - mentre sopra i 40 anni è appena dell’1%. In 3 casi su 4 l'infezione da clamidia è asintomatica e quindi molte ragazze non se ne accorgono". 

Di pari passo, negli ultimi 10 anni si è progressivamente ridotto l'uso del preservativo: il metodo più sicuro per proteggersi dalle malattie veneree come clamidia, gonorrea, HIV, Candidosi, Herpes genitale, condilomi acuminati. Secondo lo studio internazionale HBSC (Health Behaviour in School-aged Children a cui ha collaborato anche l'ISS, in Italia tra i giovani sessualmente attivi, con un’età media di 17 anni, il 65,9% dei maschi e il 56,8% delle femmine dichiara di aver usato durante l’ultimo rapporto sessuale il profilattico.

Anche per questa ragione, la SIMaST ha realizzato un vademecum destinato soprattutto ai ragazzi. "Con questo opuscolo intendiamo informare sui comportamenti a rischio; far conoscere i modi per prevenire il contagio; riconoscere i sintomi e i segni di una potenziale infezione a trasmissione sessuale in atto", afferma il presidente SIMaST Luca Bello.

Un decalogo efficace del sesso sicuro, “Nel vademecum ci soffermiamo anche sulle dieci regole base di cui si dovrebbe sempre tenere conto”, sottolinea Bello. “Anzitutto, utilizzare il preservativo in tutti i rapporti occasionali. Ricordarsi poi che l’uso della pillola e degli altri anticoncezionali femminili – spiega – evitano le gravidanze ma non proteggono dalle Ist. Tenere presente che avere rapporti sessuali durante le mestruazioni può ridurre il rischio di gravidanza ma non protegge dalle Ist. Essere sempre lucidi mentalmente quando si sta per avere un rapporto sessuale: alcol e sostanze tolgono lucidità mentale e sotto il loro effetto non ci si accorge di comportamenti non sicuri per la salute. Ridurre il numero dei partner sessuali: con quante più persone si hanno rapporti non protetti, tanto più si è a rischio di contrarre una Ist”.

Ci sono tuttavia casi in cui “Evitare rapporti occasionali o con partner di cui non si conosca lo stato di salute senza preservativo”, aggiunge Suligoi, tra gli autori del manuale. In caso di un’infiammazione, un’ulcera, una lesione nell’area genitale, anale o attorno alla bocca, di perdite genitali da vagina, pene o ano, non avere rapporti di nessun tipo. Evitare rapporti mentre si sta seguendo una terapia per una Ist. Se si pensa di avere una Ist avvertire il proprio partner, avere rapporti sessuali solo con il preservativo e recarsi da un medico. Effettuare con regolarità i test per le Ist e per l’HIV se si hanno numerosi partner occasionali.