sociale

Campeggio dell'Azione Cattolica Ragazzi, come una famiglia

martedì 27 agosto 2024
di Cristina Ferlicca

Il Campeggio estivo dell’Azione Cattolica Ragazzi quest’anno è stato indimenticabile. Come sempre si è svolto nella penultima settimana di agosto, dal 19 al 25, nella splendida location di Montefiascone. Il campeggio è un momento unico da vivere, 60 ragazzi e 30 animatori che per una settimana condividono dubbi, riflessioni, pensieri sulla vita, giochi e preghiere. Quest’anno è stato un campeggio particolare, molti animatori alla prima esperienza hanno dato molto, rivelandosi degli educatori sorprendenti, ma anche i più “anziani” del gruppo hanno come sempre dimostrato di amare e mettere molta passione in quello che fanno, ci siamo messi in gioco come non mai, cosa evidente negli occhi pieni di ognuno.

Per una settimana abbiamo riso, pianto, giocato e pregato di fronte allo spettacolo che la natura ci offriva. Ognuno ha ritrovato qualcosa di se stesso che nascondeva e insieme abbiamo vissuto come una famiglia, condividendo dalle cose più piccole e divertenti alle cose più profonde che ci facevano star svegli la notte. Dio ci ha chiamati e scelti per questa settimana con i nostri pregi e i nostri difetti per compiere il progetto che ha in mente per noi, ci ha dato il coraggio di affrontare le difficoltà che incontravamo lungo il cammino e la forza di accogliere le nostre paure ed insicurezze, facendoci attraversare i nostri deserti, ci ha reso liberi dalle nostre schiavitù perché amati ogni giorno da lui.

Come ogni anno si parte con l’idea che come educatori dobbiamo trasmettere ed insegnare qualcosa ai bambini e si torna con la sorpresa di aver svolto tutto come se fossimo nati per questo e la consapevolezza di aver imparato moltissimo da quei bambini. Ogni sera andavamo a dormire con il sorriso come se la stanchezza non ci fosse e ci risvegliavamo con una forza incredibile per affrontare la giornata. Tra gli animatori si è creato un legame che è difficile da trovare fuori, una forza d’insieme, dove ognuno sapeva cosa fare e dove aiutare, dove tutti ci siamo spesi al massimo per far stare al meglio i bambini e gli altri animatori.

Ognuno di noi è tornato a casa con un bagaglio molto più pesante, pieno di gioia, amore, amicizie, risate, gratitudine e splendore, lo splendore che Dio ha lasciato nei nostri occhi pieni di lacrime, nella nostra poca voce e nelle nostre mani sempre protese verso l’altro. Spero e credo che ogni bambino torni a casa con l’idea di aver vissuto un’esperienza unica, diversa e proprio per questo indimenticabile, un’esperienza che ti resta dentro e che aspetti tutto l’anno e che quando torni a casa ti manca terribilmente.

Vorrei condividere ora le parole di alcuni degli animatori.

“Grazie per avermi aperto un mondo, perché questo è il mio mondo, i bambini sono il mio mondo e tutti voi siete stati il mio mondo. Auguro a tutti altri mille campeggi così”

“Mi avete fatto piangere, ridere, stancare, giocare, sognare e fatto provare delle emozioni fortissime. Ognuno di voi mi ha lasciato qualcosa di indelebile nel cuore che sarà molto difficile da dimenticare. Ho iniziato ad aprirmi poco a poco ed in punta di piedi, ma la vostra fiducia in me ed il vostro amore mi ha fatto capire che potevo fidarmi, che potevo essere me stessa con tutti i miei pregi e gli innumerevoli difetti. Ma non mi sono mai sentita sbagliata o fuori luogo come in tanti altri posti, siete una famiglia a tutti gli effetti. Spero di avervi lasciato almeno un terzo di quello che tutti voi avete lasciato a me.”

“Grazie a tutti di cuore per questa esperienza, ho trovato persone che camminano nella mia stessa direzione e questo mi riempie il cuore di gioia.”

Questo campeggio ci ha regalato emozioni indimenticabili, così forti che potevano solo venire da Dio, dandoci la forza ed il coraggio di vivere una vita piena anche tornati a casa, perché in fondo è questo che il campeggio fa, insegnarci a vivere come una famiglia affiancati da un Dio che ci ama e che non ci lascerà mai soli.

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