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Il vescovo nomina don Luca Castrica direttore del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile

lunedì 18 settembre 2023

È datata 16 luglio 2023, memoria liturgica della Beata Vergine Maria del Monte Carmelo, la nomina, da parte del vescovo, Gualtiero Sigismondi, di don Luca Castrica a direttore del Servizio Diocesano per la Pastorale Giovanile, dell’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni e assistente ecclesiastico diocesano di Azione Cattolica (Settore Giovani e Ragazzi). Corresponsabili saranno Paola Ienco e Giovanni Ziarelli, Paola Raspetti e Leonardo Rossi per il Servizio Diocesano di Pastorale Giovanile, Giulia Camorani e suor Lidia Gabor per l’Ufficio per la Pastorale delle Vocazioni.

Di seguito il testo della nomina:

"La pastorale familiare è la sorgente della pastorale giovanile e, questa, a sua volta, è l’alveo che conduce al delta della pastorale vocazionale. È a partire da questa prospettiva che nomino per un quinquennio don Luca Castrica direttore del Servizio diocesano per la pastorale giovanile e dell’Ufficio per la pastorale delle vocazioni, come pure Assistente ecclesiastico diocesano di Azione Cattolica tanto per il settore giovani quanto per quello dei ragazzi.

Trattandosi di impegni delicati e onerosi, da svolgere sinodalmente, nomino come corresponsabili Paola Ienco e Giovanni Ziarelli, Paola Raspetti e Leonardo Rossi per il Servizio diocesano di pastorale giovanile, mentre Giulia Camorani e Sr. Lidia Gabor per l’Ufficio per la pastorale delle vocazioni. Per quanto concerne il compito di Assistente ecclesiastico diocesano dei giovani e dei ragazzi di AC la corresponsabilità è iscritta nel “codice genetico” dell’Associazione, come indicato nello Statuto, che individua nella figura dell’Assistente colui che partecipa al discernimento e accompagna la Presidenza e il Consiglio a compiere le scelte strategiche dell’Associazione.

A don Luca Castrica e a quanti ho chiamato a prendere parte con lui all’opera di promozione e coordinamento della crescita “in sapienza, età e grazia” delle nuove generazioni, chiedo di mettersi in ascolto e a servizio delle unità pastorali, senza sostituirsi ad esse, facendo della Casa di Spagliagrano un “punto di raccordo” della vita diocesana, un “polo educativo” in grado di configurarsi non solo come “oasi di spiritualità”, ma anche come “laboratorio di pensiero” ove assicurare una formazione cristiana di qualità, sicuro investimento tanto per l’azione pastorale, quanto per una partecipazione vigile alla vita civile.

A Spagliagrano non deve mancare né il clima fraterno della “casa di Betania”, né il respiro del “cortile dei Gentili”. Ai coniugi Paola Raspetti e Leonardo Rossi chiedo di prendersi cura, con intelligenza d’amore, della custodia dell’intero complesso e dei vari aspetti organizzativi, in costante dialogo con gli amministratori della struttura: il Vicario episcopale per l’economia e l’Economo diocesano. La Beata Vergine Maria del Monte Carmelo faccia bello e buono il cammino: si apra una strada nuova nel vasto mare del mondo “reale”, non “virtuale”, dei processi formativi, finalizzati a esplorare l’orizzonte del dono di sé".