Ho ascoltato, con viva partecipazione, le parole belle e profonde del generale Bruno Buratti, comandante interregionale della Guardia di Finanza dell'Italia Centrale, all'evento "Cefalonia e Corfù, ottanta anni dopo" organizzato dalla Guardia di Finanza a Perugia il 15 settembre 2023. Occorre più che mai, poichè questo era il loro desiderio, conservare memoria di chi si battè sino all’estremo sacrificio ed in condizioni anche esse estreme, nel disfacimento provocato dalla fine della dittatura, per le vittime della Divisione Acqui, a Cefalonia, a metà settembre del 1943, trucidati con belluina pervicacia.
Questo, ha ricordato il generale Buratti, era ciò che più di altro temevano le vittime di quella strage, che il ricordo si spegnesse e con esso gli anticorpi civili, fortissimi, volti alla coesione civile e democratica delle future convivenze che quella resistenza suscitò. Fu un sacrificio non solo e non tanto dettato da un senso astratto dell’onore e della idea di Patria, ma esso mirava a generare, e vi è riuscito, le basi della convivenza civile e democratica. Le basi della democrazia si realizzarono, in misura rilevante anche grazie a ciò, alla tragicità di quegli eventi, agli anticorpi che essi seppero generare.
Questi anticorpi sono valsi per la successiva fase repubblicana e per il radicamento della democrazia e della Costituzione e lo sono in misura se possibile maggiore nei tempi attuali, nei tempi di speciali e varie turbolenze delle transizioni climatiche che pongono a rischio la tenuta delle Istituzioni democratiche. Uno speciale ringraziamento al generale Alberto Reda per la lungimiranza e la visione civile con la quale ha promosso questo evento, così simbolico, così come ringrazio in particolare, a nome della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia, Riserva MAB Unesco dell’Umbria, la professoressa Isabella Insolvibile, docente universitaria di storia contemporanea, e il generale di divisione della Guardia di Finanza (ris.) Marcello Ravaioli, per la cura e qualità appassionata delle ricostruzioni storiche e Giancarlo Picchiarelli, figlio di Fernando Picchiarelli, reduce della Divisione Acqui nato a Nocera Umbria il 20 novembre 1921.
Che, catturato dai soldati tedeschi a Cefalonia, fu internato in Russia, dove riuscì a sopravvivere alle condizioni terribili dei campi di concentramento e di lavoro in cui vennero confinati gli Internati italiani. Vorrei anche ricordare la visita del presidente della Repubblica Mattarella a Salonicco, Corfù e Cefalonia, nel 2018, e le parole del presidente Ciampi quando nella commemorazione dell'eccidio nel 2001 sottolineò che esso fu il frutto della profonda corruzione degli animi prodotta dalla ideologia nazista. Tutte le vittime e chi si battè con eroico coraggio tennero alta la dignità dei tempi e un filo rosso ci lega oggi più che mai a loro.
avvocato Francesco Paola,
presidente della Riserva Mondiale della Biosfera Unesco del Monte Peglia
Associazione Monte Peglia per Unesco, soggetto gestore della Riserva della Biosfera Unesco del Monte Peglia