sociale

Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie

venerdì 17 marzo 2023

La prima edizione ebbe luogo a Roma nel 1996 quando, dopo le terribili stragi di Capaci e di Via d'Amelio, don Luigi Ciotti volle che il lungo elenco di nomi degli innocenti vittime delle stragi, del terrorismo o semplicemente del dovere, venisse scandito "come un Rosario civile" per tramandarne la memoria nel segno dell'impegno quotidiano. Quest'anno sarà così anche in Umbria, a Città della Pieve, dove martedì 21 marzo, per la prima volta, la Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle Vittime Innocenti delle Mafie istituita dalla Camera dei Deputati sarà vissuta aderendo all'annuale manifestazione promossa da "Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie".

L'iniziativa, considerata uno dei più grandi appuntamenti dell'agenda dell’Italia civile, è andata moltiplicandosi in tanti luoghi del Paese e quest'anno la 28esima edizione avrà in Milano la sua piazza principale, affiancata da migliaia di altri siti tra cui, appunto, la vicina città del Perugino. Nell’ambito delle attività di educazione alla legalità, l'Istituto Superiore "Italo Calvino" proporrà ai propri studenti e a tutti i cittadini un momento di riflessione. L’appuntamento è a partire dalle 10 in Piazza Unità d'Italia dove inizialmente la dirigente scolastica, i docenti e gli studenti partiranno con la lettura dei nomi. Dalle 10.30 il testimone passerà ai cittadini che vorranno proseguire la lettura.

Coniuga il tema della legalità a quello dell'ambiente anche la Festa di Primavera promossa dal Gruppo Ecologista "Il Riccio" con la collaborazione del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi, dell'Istituto Comprensivo "Pietro Vannucci" e di Libera Umbria, patrocinata dal Comune. Alle 9.30 al Giardino dei Frutti "riTROVAti" – frutteto comunitario con funzione didattica per gli alunni delle scuole pievesi, a partire dai più piccoli, ideato e attuato da "Il Riccio" nel 2015 che si è arricchito e continua ad arricchirsi di anno in anno – sarà inaugurata l'Aiuola degli Insetti Impollinatori realizzata da "Il Riccio" su progetto approvato dal Consiglio Comunale.

Sempre alle 10.30 alla Rocca Medievale, nello spazio esterno lungo Via delle Mura, saranno inaugurate due panchine realizzate con il legno del leccio secolare di Via Borgo di Giano, e sarà messo a dimora di un ulivo, dono del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e degli amministratori comunali, e avrà luogo la posa di una targa in memoria di tutte le vittime innocenti delle mafie come monito e stimolo alla promozione della cultura della legalità e della giustizia sociale. Alle 11.30, infine, alla Sala Sant'Agostino, Libera incontrerà gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado dell'Istituto Comprensivo "Pietro Vannucci".

Un momento di presentazione, conoscenza e riflessione – che sicuramente si ripeterà negli anni a venire – analogo a quello vissuto mercoledì 15 marzo dagli alunni delle classi seconde della Scuola Secondaria di Primo Grado "Cocchi-Aosta" di Todi dove la Giornata della Legalità e della Memoria, per il progetto "Guardando lontano", è stata arricchita dall'intervento del questore di Perugia, Giuseppe Bellassai, e dei volontari del Club Lampeggiante Blu Odv, associazione culturale dedita al recupero, restauro e salvaguardia del patrimonio storico delle auto delle Forze dell'Ordine che hanno fatto la storia del Paese, oltre che della lotta alle mafie e della criminalità in genere.

Come le tre Fiat Croma blindate che costituivano il corteo della scorta del giudice Giovanni Falcone nella strage avvenuta sull'Autostrada A29, all'altezza di Capaci. I resti di quella marrone, una prima serie 2.0 i.e. turbo di proprietà del Ministero dell'Interno e assegnata al Reparto Scorte della Questura di Palermo con l'identificativo radio di QS15 – Quarto Savona Quindici – immatricolata come Polizia 72677, ma circolante con targa civile di copertura, sono oggi custoditi in una teca mobile di base alla Caserma "Pietro Longaro" di Palermo, la stessa da cui partì a maggio del 1992, che viene trasportata in tutta Italia come simbolo di memoria.

Alle spalle viaggiava quella bianca, una seconda serie 2.0 i.e. turbo di proprietà del Ministero di Grazie e Giustizia e assegnata al Tribunale di Palermo come vettura protetta. Anche questa è stata monumentalizzata e collocata in una teca fissa nella Piazza d'Armi della Scuola di Formazione della Polizia Penitenziaria di Roma. A chiusura del corteo, quella azzurra – una prima serie turbo del Ministero dell'Interno immatricolata alla Polizia con una targa di copertura e assegnata alla Questura di Palermo – l'unica ad essere stata demolita negli anni successi alla strage. L'esposizione del Convoglio della Memoria ha offerto il pretesto per parlare di diritti, frutto del sacrificio di tanti.