Senso di appartenenza al lavoro, all’ente, anche dopo il pensionamento, una comunità che è rimasta attiva, inclusiva, con un forte valore aggregativo, oltre che di solidarietà: tutto ciò è Anse Enel Umbria, l’Associazione Nazionale Seniores Enel che, nel pomeriggio di giovedì 29 settembre, è tornata a riunirsi per la XXII Giornata del Senior Enel Umbria, dopo due anni di assenza a causa del Covid.
L’iniziativa, che ha coinvolto molte persone ed istituzioni, si è svolta proprio nell’anno della ricorrenza dei 60 anni di Enel, nata nel 1962, ed ha insignito del titolo di “Senior” dipendenti o ex dipendenti Enel che si sono distinti per la professionalità e l’impegno costante nel trasmettere l’arte del vivere, lo spirito di servizio e la cultura della solidarietà.
Nella Sala del Consiglio della Provincia di Perugia, il presidente Anse Umbria, Enzo Severini ha sottolineato proprio lo spirito dell’incontro che è quello “l’impegno costante nel trasmettere l’arte del vivere e la cultura della solidarietà. Senior Enel è testimonianza dei valori e degli scopi sociali della nostra Associazione che, oggi, riceve un significativo riconoscimento”.
Severini ha, quindi, letto un messaggio di Serenella Tasselli, della Regione Umbria, in cui si esprimeva “apprezzamento anche da parte della presidente Tesi, per l’iniziativa e per la profondità dei temi affrontati”. L’assessore del Comune di Perugia, Edi Cicchi, ha parlato dell’importanza di “creare momenti di aggregazione e di invecchiamento attivo, ancor più in una regione con un alto indice di vecchiaia”.
E ha rilevato positivamente la capacità di Anse di “andare oltre la propria associazione, per prendersi cura degli altri, anche attraverso la donazione del sangue”. E poi la prevenzione: “Dobbiamo quanto più possibile l’aspetto sanitario. Abbiamo ’obiettivo di realizzare un villaggio intergenerazionale, con servizi innovativi e un nuovo modo di vivere la terza età”. L’assessore si è poi soffermata sulle politiche sociali del Comune di Perugia e sulla collaborazione con le associazioni del territorio che “svolgono un ruolo indispensabile di supporto alla comunità, come la vostra”.
Monsignor Fausto Sciurpa, presidente del Capitolo della Cattedrale San Lorenzo di Perugia ha sostenuto che “come anziani abbiamo il compito di testimonianza e la responsabilità di aiutare i giovani a non perdere fiducia e speranza”. Per ilpresidente Nazionale dell’Anse Franco Pardini, “l’Associazione ha l’onere di tenere in piedi la comunità dei nostri soci, di sostenere quelli in difficoltà e di produrre socialità e solidarietà”.
L'ingegner Francesco Paolo Sclafani, ex direttore Enel Umbria, ha vissuto una vita in Enel: “Con i miei 98 anni ho attraversato la storia di Enel. Nello svolgimento quotidiano del mio lavoro ho creato rapporti di solidarietà e poi rapporti di vita che durano tuttora. La consapevolezza della collaborazione aiuta a percorrere tratti di strada insieme”. I responsabili sul territorio, Davide Balzini (E-Distribuzione Umbria) e Attilio Infantino (Spazi Enel Umbria Abruzzo e Molise) hanno parlato per le rispettive competenze della transizione energetica e della necessità di investire sulle rinnovabili.
Questo l'elenco dei premiati
Pensionati: Vanni Alunni, Andrea Bigotti, Pietro Cannata, Anna Grazia Fantauzzi, Giuliano Laliscia, Lanfranco Mattia, Alamberto Passeri, Mario Alessio Saracini
Superstiti: Anna Botondi Anna, Ada Calisti
Dipendenti: Giancarlo Lionetto, Emanuela Pierini
L’Associazione Nazionale Seniores Enel nasce il 21 giugno del 1991 con regolare Statuto dalla fusione di due analoghe precedenti organizzazioni: l’UGLAE (Unione Gruppi lavoratori Anziani Enel) e l’ANPE (Associazione Nazionale Pensionati Elettrici), e costituita da dipendenti Enel, da pensionati Enel, da coniugi di Soci scomparsi e dai familiari conviventi. L’Anse ha compiuto 30 anni lo scorso anno, mentre quest’anno ricorre il 60° di Enel. A livello nazionale l’Anse raccoglie circa 20.000 soci, mentre gli iscritti in Umbria superano le 1200 unità; di queste il 49% è rappresentato da pensionati, il 10% da dipendenti, il 36% da familiari e il rimanente 5% da superstiti. Tra gli scopi sociali, lo spirito di solidarietà e di volontariato, anche mediante il loro inserimento attivo e collaborativo con gli organismi pubblici e privati che operano senza fine di lucro nel settore del sociale, come il Gruppo Avis Enel Donatori di Sangue.