"Vincere la pandemia: giovani, digitale e nuovi modelli peer-to-peer"
"Vincere la pandemia: giovani, digitale e nuovi modelli peer-to-peer". Questo il titolo del convegno che si è tenuto mercoledì 16 marzo nell’Aula Magna dell’Università per Stranieri di Perugia organizzato nell’ambito dell’insegnamento di Sociologia del corso di laurea in Comunicazione Internazionale e Pubblicitaria. A chiudere i lavori è stata la presidente della Provincia di Perugia, Stefania Proietti, che ha sottolineato come la generazione di genitori e amministratori deve trovare il tempo di fermarsi a pensare come costruire il mondo di domani.
"Stiamo tentando di uscire da una pandemia – ha spiegato Proietti - e ci ritroviamo con il pensiero alla guerra. Questo stato di incertezza incide a livello emotivo e psicologico sulla crescita dei nostri ragazzi che, ad esempio, non hanno mai fatto una gita scolastica e se penso a quanto questi momenti sono stati importanti per la mia generazione, capisco che tutto sta cambiando troppo rapidamente. Come sindaca e come presidente della Provincia sento forte la responsabilità di fermarmi a pensare come affrontare il futuro, che mondo proporre e che mondo lasciare ai nostri giovani".
Molto interessante è stata la tavola rotonda alla quale hanno partecipato l’assessore comunale all’educazione scolastica, Gianluca Tuteri, Fabrizio Fornari, dell’Università di Chieti – Pescara e Fausto Dominici, vicepresidente Federazione Nazionale Insegnati. L’iniziativa nasce nell’ambito dell’insegnamento di sociologia del corso di laurea in comunicazione internazionale e pubblicitaria della stranieri quando è stata condotta un’indagine, nell’arco del 2020 e 2021, volta ad individuare quali risorse i giovani abbiano messo in campo per reagire alle difficoltà indotte dalla pandemia.
Lo studio ha comportato il coinvolgimento delle Scuole Superiori sul modello ‘peer-to-peer’, una metodologia in base alla quale alcuni membri di un gruppo vengono formati per svolgere in esso il ruolo di educatore nei riguardi di loro coetanei. Il gruppo di pari, infatti, costituisce per gli adolescenti un contesto imprescindibile per la costituzione della propria identità: gli altri fungono da agenti di socializzazione e consentono a ciascun membro della comunità di mettersi alla prova, confrontandosi e aprendosi al dialogo e all’ascolto. Nel convegno sono stati discussi metodologie e strumenti di risposta a problematiche sociali contingenti, insieme a nuovi modelli interdisciplinari di costruzione di comunità di aula in tempo di Dad. L’iniziativa è stata curata di Donatella Padua.