ApeRitART "Fe-Festa": il cuore di una comunità che non smette di creare

l profumi e i sapori antichi che si rinnovano, la musica che scuote l’anima, prodotti d'eccellenza che celebrano questo territorio. La quarta edizione dell'ApeRitART "Fe-Festa" non è stata solo un evento ripetuto, ma un rito collettivo. Un abbraccio tra passato e futuro, tra mani che creano e cuori che battono all’unisono. Nella splendida e particolarissima cornice del Borgo di Campagna "Il Tesoro", culla di esperienze autentiche e visioni condivise, si è rinverdita l’anima pulsante di una comunità viva, che non smette mai di credere nel valore del “fare insieme”.
Fin dal primo pomeriggio, si è respirato qualcosa di speciale. La cooking class dedicata stavolta alle lenticchie I.G.P. di Onano ha aperto le danze con un’intensità rara. A guidarci, le instancabili volontarie della Pro Loco di Onano: donne con occhi pieni di memoria e mani sapienti che, tra legumi, erbette, le ricette tramandate dalle loro nonne, hanno raccordato un mondo lontano alla contemporaneità. Accanto a loro, lo chef Fabio Paltretti e la padrona di casa Rita Favero, vigili e appassionati, hanno orchestrato l’esperienza con cura. Ma il vero miracolo è accaduto quando una partecipante, dopo aver assaggiato gli gnocchi di lenticchie, si è fermata, immobile, come toccata nel profondo: "era cinquant'anni che non li mangiavo più così!". In quell’attimo sospeso si è compreso: qui, la cucina è più di un gesto. È un linguaggio sacro.
A sottolineare l’importanza dell’incontro, la presenza del sindaco di Onano, Pacifico Biribicchi, che con spirito autentico ha abbracciato il progetto e rilanciato con entusiasmo la 44ª edizione della Sagra della Lenticchia I.G.P., in programma dal 10 al 16 agosto 2025. Le sue parole non sono state semplici ed efficaci, oltre la formalità c'era un messaggio chiaro: la cultura si fa insieme e parte proprio da qui, dai borghi, dalle persone, dalle storie degli abitanti che li abitano.
Tra i momenti più intensi, l’intervento di Claudio Olivi, artigiano del ferro e del legno, che con voce pacata e occhi fieri ha detto: “Mi sono messo in testa una cosa e ora… faccio qualcosa. Cerco di realizzare i sogni dei miei clienti con la mia passione.” In quelle parole, semplici e luminose, si è rivelato il senso più profondo del creare: lui ha saputo trasformare una sconfitta personale in bellezza, dopo la malattia, la fatica e la rinascita.
E come non parlare del fare cultura? Silvia Araceli, con passione contagiosa, ha raccontato il sogno del "Piccolo Teatro" di Castel Viscardo, 50 posti: un luogo piccolo solo per dimensioni, ma immenso per visione. Un palcoscenico vivo, dove la provincia diventa laboratorio di creatività; su prenotazione aspetta tutti domenica 27 aprile alle 17.30 con l'esilarante spettacolo "Un po' per celia e un po' per non morir!", omaggio al genio di Ettore Petrolini di e con Alessio Tempesta (per ulteriori informazioni e prenotazioni: 333.2526789); mentre domenica 13 aprile è stato il turno de "Il giardino d’estate" con Nadia Tiezzi che ha raccontato Alda Merini, regia di Giuliano Baglioni.
A incantare con la sua arte vivida è stato Luca Calamai, maestro della terracotta, che plasma l’equilibrio tra fragilità e forza. Le sue opere, sospese tra mito e contemporaneità, sono come respiri della materia locale, la creta, scaldati al forno: ogni dettaglio è cura, la perfezione ci avvicina alla verità della fisica e della matematica. Un’arte totale, dove il fuoco incontra la mente e la terracotta narra la sua storia.
Poi, la musica, quella vera, quella che sale dai piedi e si arrampica addosso fino a sfociare nei sorrisi di chi ascolta. Le prime note di cornamuse hanno avuto il potere di un rito ancestrale: i musicisti sembravano alberi ancorati alla terra, le loro melodie librarsi oltre i secoli, nell'aria della stanza.
Ma è stato il “verre final” con le Muse del Diavolo a far esplodere tutto. Un vortice di suoni, strumenti particolari e corpi in movimento, un’estasi collettiva dentro le mura antiche di un bel borgo (diremmo in pieno stile feudale), venti minuti sospesi in un medioevo immaginifico, dove ognuno ha potuto essere se stesso, libero, selvaggio, autentico.
Il ritorno al gusto lo ha regalato ancora la presentazione della nuova etichetta, ARCADIA. Canaiolo nero, Grechetto e Rosato, tre opere d'arte da viticoltura coscienziosa: ogni sorso è stato un viaggio dei sensi, un racconto liquido che ha unito presente e futuro. Un breve momento di presentazione delle "Experiences" con Cristina Caporali, che già collabora per il benessere degli ospiti della struttura, con lo yoga e la meditazione, tutto ciò sottolinea la poliedricità del luogo e la canalizzazione delle energie.
A immortalare l’essenza dell’evento, Federica Ghinassi, fotografa dell’anima, ha colto sorrisi rubati, occhi pieni, istanti irripetibili. Le sue immagini sono poesia visiva: raccontano senza parole quello che il cuore ha provato.
Un territorio che sa fare squadra. Oramai l'ApeRitArt "Fe-Festa" non è solo un evento: è una dichiarazione d’amore verso una terra che sa generare bellezza, collaborazione, identità. È la dimostrazione che privati, istituzioni, artisti, associazioni e cittadini possono unirsi per creare qualcosa di unico, che vibra nel profondo. Un grazie speciale va al Borgo di campagna "Il Tesoro" e a "Il Tesoro Experiences", realtà che nel tempo hanno saputo accogliere, ispirare, trasformare. Anche grazie a loro, visitatori dal Nordamerica continuano a vivere un’esperienza autentica, tra sapori, canti, laboratori e sogni condivisi. Qui non si fa solo festa. Qui si costruisce un’identità. E si fa, tutti insieme.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.