Gli allievi dell'Alberghiero riscoprono la ricetta orvietana dei maccheroni dolci
Fusilli e mezzemaniche, zucchero, cioccolato fondente al 55%, pane grattugiato, noci, cannella, scorza di limone e qualche ingrediente che, come ogni buona ricetta, viene tenuto segreto. Sono questi gli ingredienti dei maccheroni dolci proposti dagli allievi dell'Istituto Professionale Alberghiero “Luca Coscioni” di Orvieto in occasione dell'annunciata sfida tra le varianti di una ricetta tipica della tradizione umbra alla quale ha preso parte la Condotta Slow Food nel corso dellamanifestazione "I Dolci di Transameria. Maccheroni Dolci di Todi".
La versione orvietana è stata preparata dall’Istituto Professionale Alberghiero "Luca Coscioni" mettendo a punto insieme a Slow Food la ricetta della tradizione conservata e consegnata alla scuola dall’Associazione “Pierluigi Leoni” con l’intento di collaborare nel tempo alla redazione di un repertorio della cucina orvietana. Nel pomeriggio, l’assaggio e la sfida del maccherone ha visto primeggiare per 38 voti a 30 – questo il decreto della giuria – la versione rossa tuderte arricchita dall'Alchermes.
In rappresentanza degli allievi dell’Alberghiero, nel pomeriggio di domenica 11 dicembre, Francesco Carboni e Lorenzo Manni, hanno presentato la ricetta messa a punto insieme ai docenti Giuseppe Solombrino, Anna Perali e Roberta Giorgi. Alla manifestazione, realizzata grazie al patrocinio del Comune di Todi e il supporto dell’Associazione Uncover Umbria, hanno preso parte Loredana Angelantoni di Slow Food di Todi, Alessandra CannistraÌ€ di Slow Food Orvieto, Angelo Spanetta dell’Associazione Pierluigi Leoni di Orvieto. Ospite speciale, l’Orvietan con Lamberto Bernardini.