"L'Umbria in Porchetta. Una regione e i suoi profumi tra tradizione e sapori, territorio e saperi"

Non solo olio, vino, funghi e tartufi. Non solo pane, legumi e salumi. C'è, infatti, "L'Umbria dei Formaggi", da gustare attraverso immagini, note, consigli e ricette, e c'è "L'Umbria delle Carni", che guida alla riscoperta delle tradizioni identitarie legate a bovini e suini, soffermandosi sui valori nutrizionali e di gusto e offrendo pratici consigli per la scelta del taglio giusto, per la conservazione della carne e la sua preparazione, sia con tecniche base sia con ricette umbre o gourmet. Una pubblicazione fotografica "condita" da un vocabolario e da tante curiosità, proverbi ed usanze.
E ancora "L'Umbria dello Zafferano", l'oro rosso d'autunno che fiorisce a Città della Pieve ma non solo, "L'Umbria del Trasimeno, un velo d'acqua su un prato" secondo la definizione con cui lo storico dell'arte Cesare Brandi ha sintetizzato uliveti a perdita d’occhio, boschi verdissimi e morbide colline, a contorno di acque – quelle di un lago da gustare, anche attraverso i suoi pesci e prodotti agricoli a chilometro zero – che appaiono di colori diversi ad ogni ora del giorno, fino a "La Torta di Pasqua in Umbria. Tra ricette inaspettate, antichi mulini e vecchi forni".
A questi si aggiungono ora le 76 pagine de "L'Umbria in Porchetta". Sottotitolo scelto "Una regione e i suoi profumi tra tradizione e sapori, territorio e saperi", a racchiudere l'ennesima delle eccellenze agroalimentari regionali da valorizzare e far conoscere. Punta a questo il nuovo titolo della collana di volumetti realizzati da Promocamera, l'azienda speciale della Camera di Commercio che, negli ultimi anni, si è specializzata nella realizzazione di iniziative tese alla promozione del territorio e delle attività economiche in esso insediate.
Tra immagini, anche d'epoca, e vocaboli, anche dialettali, passando per cenni storici, ricette, abbinamenti, varianti – oltre al maiale, la lavorazione interessa anche la carpa, il coniglio, l'oca e il tacchino – non mancano riferimenti alle zone a più alta vocazione e ricordi legati a feste, fiere, riti ed eventi, sportivi e persino elettorali. Un ulteriore tassello, pensato per essere ampiamente fruibile – oltre che online all'indirizzo www.tipicamenteumbria.it/lumbria-in-porchetta/, a breve anche in versione cartacea e gratuitamente in Pdf – e dedicato ad un prodotto dall'ampia diffusione regionale.
E l'origine antica, attestato com'è in alcuni statuti comunali come quello perugino che ne regolava la vendita già nel 1279. Piatto povero e gustoso, affermatosi come street food, fino a varcare i confini regionali diventando piatto gourmet da apprezzare a temperatura ambiente, "la porchetta – scrive nell'introduzione il presidente della Camera di Commercio dell'Umbria, Giorgio Mencaroni – è un alimento che si accompagna alla nostra storia ed un modo di raccontare il nostro piccolo mondo. Una modalità di fare festa, basta offrire un panino con la porchetta e si crea subito un'atmosfera allegra e rilassata".

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