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Guida Michelin 2018, brillano le stelle di "Casa Vissani", "La Parolina" e "Castello di Fighine"

lunedì 20 novembre 2017
di Davide Pompei
Guida Michelin 2018, brillano le stelle di "Casa Vissani", "La Parolina" e "Castello di Fighine"

È considerata la Bibbia della gastronomia, sebbene negli anni la letteratura in materia sia lievitata a dismisura, ingrassata a colpi di spadellamenti sui fornelli televisivi. Tra le pubblicazioni annuali più attese nel settore del turismo, dove le stelle non sono effimeri luccichii ma splendenti bagliori, resta la Guida Michelin che certifica la qualità a tavola. Presentata giovedì 16 novembre al Teatro Regio di Parma, l'edizione 2018 - la numero 63 - documenta un firmamento di 356 ristoranti stellati. Meglio, solo la Francia dove la Guide Rouge venne pubblicata per la prima volta nel 1900.

Nel Belpaese che ha fatto della cucina un'arte, tra nuovi ingressi - 22, quest'anno - conferme - in blocco, i vertici - e retrocessioni - perde una stella, Carlo Cracco - il primato delle "Tre Stelle" spetta a nove locali. Sono 41, invece, quelli con “Due Stelle” e 306 quelli con “Una Stella” dove, è peculiarità della pubblicazione, il titolo è strettamente legato agli executive chef. Scendendo nel dettaglio regionale, la Lombardia conferma il suo primato di presenze con 63 ristoranti. Seconda per numero di esercizi, la Campania con 37 nomi. Uno, in meno, per Piemonte e Veneto.

In testa alla classifica delle province più stellate d'Italia c'è Napoli con 20 ristoranti, seguita da Roma e Bolzano a pari merito con 19 ristoranti. L'Umbria conta due poli astrali: uno per provincia. È il caso del Ristorante "Vespasia", situato nel Relais & Châteaux Palazzo Seneca, in un palazzo nobile del 1500, nel cuore artistico di Norcia, che ottiene "Una Stella". Qui, operano lo Chef Valentino Palmisano e il suo staff e "l'innovazione incontra la tradizione trattandola con rispetto, come deve un figlio con un padre".

Bi-stellato, il Ristorante "Casa Vissani", a Civitella del Lago, Baschi. "Luogo d'incanto per trascorrere momenti di relax e di piacere culinario estremamente coinvolgenti con abbinamenti innovativi e tradizionali d'alta scuola", la storica base di un professionista come Gianfranco Vissani, "il cuoco umbro che per eccellenza si è distinto nel tempo grazie alla sua arte" si conferma meta esclusiva per le proposte di menù, da gustare sulle sponde del Lago di Corbara.

Nel più grande Lazio, poi, si contano un "Tre Stelle", due ristoranti "Due Stelle" e ventisette "Una Stella". Tra queste, nell'Alta Tuscia, illumina la vallata di Trevinano quella del Ristorante "La Parolina" di Iside De Cesare e Romano Gordini che hanno fatto del borgo la loro roccaforte di sapori a chilometro zero. Qui i prodotti, "frutto di una minuziosa ricerca, trovano la giusta esaltazione in una cucina che, da anni, è la punta di diamante della ristorazione nel territorio di Acquapendente".

Si difende bene, infine, anche la Toscana, che può vantare un ristorante "Tre Stelle", quattro "Due Stelle" e trenta "Una Stella". In quest'ultima, radiosa, categoria rientra anche il Ristorante "Castello di Fighine", nel vicino Comune di San Casciano dei Bagni, ad appena 15 chilometri da Fabro. Guidato da Heinz Beck che ha scelto come Chef il suo allievo Gianluca Renzi, il locale offre "cucina mediterranea, con particolare attenzione ai piatti tipici della tradizione toscana preparati con le migliori materie prime locali".

Per ulteriori informazioni:
www.viamichelin.it

 

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