La cucina di Paolo Trippini arriva al Terzo Piano di Eataly Roma

È stato lo chef Paolo Trippini a inaugurare, nei giorni scorsi, la nuova attività del ristorante al terzo piano di Eataly Roma. Un'occasione per far conoscere la cucina dello chef umbro e le novità in serbo. Lo chef, infatti, ha presentato cinque piatti del menu del ristorante di Civitella del Lago e cinque creazioni realizzate nel Ristorante Trippini dell’Hotel La Badia a Orvieto, la nuova avventura professionale in fase di lancio. La storia professionale di Paolo Trippini parte da Civitella del Lago (Tr) dove muove i suoi primi passi nella cucina di papà Adolfo, nel ristorante di famiglia 'Da Peppe se Pappa', aperto dai nonni Giulia e Peppe oltre cinquant'anni fa.
Terminata la scuola alberghiera a Spoleto nel 1997, prima di approdare nel ristorante di famiglia, Paolo colleziona interessanti esperienze in Italia e all’estero. Dopo Vissani a Baschi e Gaetano Trovato a Colle Val D’Elsa, giunge a Berlino con Enrico Bartolini per poi tornare in Italia al Povero Diavolo fino al 2006. Nell’anno a seguire, assume la guida del Ristorante Trippini e porta avanti il progetto di cucina familiare raggiungendo importanti risultati. Grazie al supporto del fratello Luca Trippini, responsabile di sala, e di una brigata giovane e coesa, oggi lo chef è pronto a cimentarsi in una nuova e stimolante esperienza lavorativa alla guida della cucina della struttura alberghiera La Badia, situata nel cuore dell’Italia. Novità assoluta è l’apertura ai piatti di mare, in questa evoluzione dello chef di Civitella del Lago.
“In questo luogo meraviglioso voglio interpretare una cucina ricercata e innovativa per una clientela più internazionale, senza perdere di vista le mie origini e la ricchezza del territorio umbro a cui sono molto legato. La verde Umbria e le sue colline sono il cuore dell’Italia, da qui parte la mia cucina. I piatti che realizzo sono espressione del mio legame con il territorio, con le sue tradizioni e le materie prime che lo caratterizzano, come il tartufo e i prodotti del bosco”, spiega lo chef Trippini, dal 2015 membro dei Jeunes Restaurateurs d’Europe.
fonte: AdnKronos.it

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