politica

Costituito il gruppo di lavoro per il nuovo Piano Sociale della Zona n.12

venerdì 18 aprile 2025

Costituito un gruppo di lavoro per la redazione delle linee programmatiche del nuovo Piano Sociale di Zona. Lo ha deciso la Conferenza dei Sindaci della Zona Sociale n.12 che si è riunita nei giorni scorsi. Per il Comune di Orvieto, oltre al sindaco Roberta Tardani, era presente anche l’assessore alle Politiche Sociali, Alda Coppola. Il gruppo ristretto sarà composto dai sindaci di Orvieto, Castel Viscardo, Parrano e Poranoche lavorerà sull’aggiornamento dello strumento di programmazione delle politiche e degli interventi sociali del territorio.

“Siamo in attesa delle indicazioni dalla Regione Umbria sugli indirizzi del nuovo piano regionale – spiega l’assessore alle Politiche Sociali, Alda Coppola – ma nel frattempo si lavorerà per tracciare le linee programmatiche del Piano zona e quindi procedere alla riattivazione dei tavoli di lavoro tematici con enti e associazioni del settore per la co-progettazione e co-programmazione sulle aree che saranno individuate. L’ultimo Piano sociale risale al 2002 ed è evidente che la popolazione e le esigenze del tessuto sociale del territorio siano profondamente cambiate. E’ quindi necessario un aggiornamento degli obiettivi del piano e un riallineamento agli interventi che comunque sono stati portati avanti in questi anni e che, in linea con la programmazione nazionale e regionale, sono andati a intercettare le nuove necessità dei cittadini e delle fasce più fragili delle nostre comunità”.

Nel corso della riunione sono stati inoltre affrontate altri temi e questioni in itinere. E’ stato pubblicato in questi giorni l’avviso di co-progettazione per l’attivazione dell’Operatore di Quartiere e per l’implementazione del servizio di Trasporto sociale, interventi inseriti nella Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano per i quali la Zona n.12 beneficia di un finanziamento di 300mila euro. I servizi, che saranno una prosecuzione di quelli già attivati con il precedente finanziamento, saranno attivi su tutti i Comuni dell’Area e saranno rivolti alle fasce fragili della comunità.

Sempre nell’ambito delle Aree Interne è inserito il Centro socio riabilitativo ed educativo diurno per disabili e famiglia – Comunità residenziale per il “Dopo di noi” di Allerona. I servizi che si svolgeranno all’interno della struttura, realizzata anche per ospitare un’attività residenziale, saranno realizzati con un soggetto partner individuato attraverso avviso di co-progettazione. Le attività saranno avviate in un primo momento con un numero di 5 utenti disabili che frequenteranno il centro diurno.

Dalla Conferenza è arrivata poi l’adesione al progetto “Comunità educante” presentato dalla cooperativa sociale il Quadrifoglio che coinvolge le amministrazioni pubbliche, gli istituti scolastici, le organizzazioni sociali, sportive e culturali, le famiglie e i cittadini dei Comuni della Zona sociale n. 12 e dei Comuni limitrofi. Per arrivare alla formalizzazione sarà predisposto un atto di indirizzo da sottoporre ai consigli comunali.

Per quanto riguarda il progetto “Autonomia disabili”, tra quelli promossi congiuntamente dai Comuni di Terni, Narni e Orvieto come capofila della Zona Sociale n.12 e finanziati con fondi Pnrr, il Comune di Porano metterà a disposizione un appartamento privo di barriere architettoniche all’interno di Villa Paolina dove tre ragazzi con disabilità potranno beneficiare delle attività previste per sperimentare la vita in autonomia in co-housing.

L’attenzione si è infine concentrata sul progetto progetto Home Care Premium 2022 che prevede misure di sostegno sia economico che di servizi per persone non autosufficienti iscritte al fondo credito Inps e che terminerà il prossimo 30 giugno. Il nuovo bando, che entrerà in vigore il 1 luglio 2025 e avrà validità fino al 30 giugno 2028, prevede modifiche sostanziali nell’erogazione delle prestazioni integrative per le quali è stato deciso di chiedere all’Inps ulteriori delucidazioni al fine di poter mantenere attivo nel territorio un progetto che attualmente eroga prestazioni a circa 130 utenti “e che, se non fosse riconfermato come nelle precedenti edizioni – sottolineano i sindaci – potrebbe comportare l’esclusione da questi servizi assistenziali per molti utenti con un  aggravio di richieste per i servizi territoriali”.

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