politica

"Un'assemblea aperta per costruire un 25 Aprile di antifascismo in movimento. Accanto alla Palestina, contro il riarmo e la repressione"

giovedì 10 aprile 2025

Il 25 Aprile, giorno della Liberazione dal Nazifascismo, non è una semplice ricorrenza da celebrare con retorica commemorativa. È una data che appartiene alle lotte di oggi, alle battaglie per la giustizia, all’impegno contro ogni oppressione. Come Coordinamento Orvietano per la Palestina, siamo felici di rispondere positivamente agli appelli lanciati da ANPI e Laboratorio di Ri-Animazione sociale per la costruzione di una giornata del 25 Aprile che ribadisca con forza che oggi più che mai, l’antifascismo deve tradursi in mobilitazione concreta, capace di leggere le sfide del presente alla luce dei valori della Resistenza.

Oggi, di fronte all’aggravarsi delle crisi globali e locali, non possiamo permetterci un antifascismo “da parata”. Servono invece analisi e pratiche radicali che individuino e contrastino i nuovi volti del fascismo: il suprematismo istituzionale, il militarismo, la repressione del dissenso e il sostegno a regimi coloniali. Crediamo che riscoprire qui ed oggi i valori della Resistenza antifascista, significhi innanzitutto opporsi senza se e senza ma alla complicità dell’Italia e dell’Unione europea nel genocidio del popolo palestinese perpetrato da Israele a Gaza e in Cisgiordania.

La lotta del popolo palestinese per l’autodeterminazione è infatti lotta di resistenza contro un regime coloniale di occupazione basato su apartheid e pulizia etnica, sostenuto dalle potenze occidentali di cui l’Italia, tramite il nostro governo, fa parte: essere antifascisti, qui ed oggi, vuol dire denunciare la complicità dei nostri stati e lottare contro di essa. 

Ma denunciare e opporsi diventano azioni sempre più difficili anche all’interno dei nostri regimi “democratici”: l’approvazione “d’urgenza” di quello che è diventato il Decreto (Legge) Sicurezza impone infatti un giro di vite sulle libertà democratiche all’interno del nostro stato, fornendo nuovi strumenti per criminalizzare chi lotta per i diritti e chi cerca di contrastare la propaganda suprematista e guerrafondaia dell’occidente collettivo. 

A completare questa cornice “globale”, l’ormai onnipresente narrazione bellicista che ci descrive come assediati e che vorrebbe “riarmare” (nonostante lo sia già più che abbondantemente) il continente europeo, deviando risorse fondamentali da settori vitali come sanità, welfare e industria civile, acuendo disuguaglianze e marginalità sociale nei nostri paesi.

E all’interno di questa cornice ci siamo noi, donne e uomini che vivono in un territorio in cui da anni sono sparite risorse adeguate per i servizi pubblici ma si preferisce investire tempo e risorse per discutere nuove dotazioni “repressive”, in cui si è costretti a lottare per rivendicare il diritto alla salute o per contrastare la speculazione a cui scelte politiche non partecipate offrono le nostre risorse.

Crediamo che il 25 Aprile possa e debba essere un momento per riscoprire le radici comuni dei problemi che a vario livello investono il nostro vivere insieme e cercare di costruire insieme un percorso di liberazione. Incontriamoci tutte e tutti lunedì 14 aprile al BiPop di Sferracavallo alle 21 per progettare una giornata della liberazione collettiva che, dalla Palestina all’Italia, ci unisca in una lotta comune contro autoritarismo e colonialismo e che ci permetta di pensare insieme risposte concrete a esigenze locali e globali.

Coordinamento Orvietano per la Palestina
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