politica

FdI: "Quando l'opposizione perde la bussola… e anche un po' la pazienza"

venerdì 28 marzo 2025

Dev’essere dura, per il Partito Democratico di Orvieto, vedere che la loro narrazione cade sistematicamente a pezzi. Il tono dell’ultimo comunicato – isterico, confuso, retorico fino all’eccesso – è la prova più evidente di un fastidio crescente: stanno finendo gli argomenti, e pure le scuse.

Ci accusano di “mozioni sterili”, “propaganda da volantino” e perfino di essere “un megafono di ordini dall’alto”. Cioè… il PD che parla di centralismo calato dall’alto? Loro, che hanno governato l’Umbria per decenni trattando i territori come comitati di sezione? A certi rovesciamenti della realtà non ci si abitua mai.

E poi, il capolavoro: i famosi 243 milioni di euro di “buco” nella sanità. Peccato che non esistano. Letteralmente. Lo ha spiegato bene l’assessore regionale, lo hanno chiarito i numeri, lo hanno certificato i bilanci. Ma tant’è, quando non si hanno idee, ci si inventa i buchi.

Certo, quando i buchi sono la scusa preferita, la soluzione è sempre la stessa: mettere le mani nelle tasche dei cittadini. L’ultima “perla”? La manovra da 300 milioni di euro di tasse approvata dalla sinistra, con Stefania Proietti presidente Auri. E qui sì, cari amici del Pd, siete azionisti di maggioranza, con tanto di firma politica e responsabilità diretta. Altro che “altri”.

Nel merito, li abbiamo già messi in difficoltà: abbiamo spiegato punto per punto il senso della proposta sul termovalorizzatore, la necessità di superare la stagione delle discariche (che tanto piaceva a loro) e la visione strategica che sosteniamo a livello regionale. Non basta? Portiamo pure i numeri. I fatti, però, continuano a fare male.

E quindi ora la strategia è chiara: alzare i toni, citare la “dignità delle persone”, invocare “consigli aperti” e “vertenze” come se fossimo in un’assemblea di liceo. Tutto molto teatrale, tutto molto fine a se stesso. Di concreto, ancora zero.

Noi di Fratelli d’Italia Orvieto sappiamo bene cosa vogliamo: una città che non sia la pattumiera dell’Umbria, un sistema di gestione dei rifiuti moderno, sostenibile, efficiente. Le chiacchiere ideologiche le lasciamo a chi non ha più nulla da dire. E se proprio vogliono fare opposizione, ci permettiamo un consiglio amichevole: un po’ più di contenuti, un po’ meno teatrino.

Ma soprattutto, un po’ più di serenità. Perché quando si comincia a inventare buchi, a svuotare le tasche degli umbri e a sbraitare contro i “colori politici”, vuol dire solo una cosa: la verità, quella vera, fa paura. Sereni. Con la schiena dritta. E con le idee chiare.

Fratelli d’Italia – Orvieto

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