Osservatorio comunale sull'imposta di soggiorno. "Nel 2024 ricavi in aumento, incassati oltre 553.000 euro"
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Nella Sala delle Quattro Virtù del Palazzo Comunale è tornato a riunirsi l’Osservatorio comunale sull'imposta di soggiorno. Presenti il sindaco con delega al Turismo, Roberta Tardani, l’assessore al Bilancio, Piergiorgio Pizzo, l’assessore all’Urbanistica e alle Politiche dell’Abitare, Andrea Sacripanti, i referenti degli uffici Turismo, Tributi e Suape del Comune di Orvieto, e i rappresentanti di Confcommercio, Federalberghi, Confindustria e dell’associazione Abba.
Il tavolo ha preso in esame i dati relativi ai flussi turistici nelle strutture ricettive nel 2024 diffusi dalla Regione Umbria e l’andamento dei ricavi della tassa di soggiorno. Nel 2024, dato non consolidato in quanto mancano ancora le comunicazioni di diverse strutture, gli incassi ammontano a 553.074 euro contro i 538.131 euro del 2023 e i 497.968 euro del 2019, anno pre-Covid. Dall’analisi sulle varie tipologie di struttura è emerso che il 38,6% dei pernottamenti provengono dagli alberghi, a seguire agriturismi (20,9%), case e appartamenti per vacanza (10,79%), affittacamere (9,1%), locazioni brevi e appartamenti a uso turistico (8,4%), country House e residenze di campagna (5,74%), e b&b (3,06%). Nell’ultimo anno non si sono registrate nuove aperture nel settore extralberghiero mentre dall’entrata in vigore della nuova legge regionale 23/2024 del 14 novembre 2024 sono state 13 le nuove aperture di locazioni turistiche.
Comunicata all’Osservatorio la revisione delle tariffe per i bus turistici, approvate dalla giunta comunale per adeguare i servizi ai prezzi di mercato, che entreranno in vigore a partire dal 1 giugno 2025. Nel dettaglio la sosta al parcheggio di Piazza della Pace (tariffa valida 24 ore) passa a 65 euro mentre quella per il parcheggio di Piazza d’Armi (tariffa valida 24 ore per la sosta su 10 stalli) a 85 euro. La tariffa per carico e scarico dei passeggeri in Piazza d’Armi e lungo la corsia laterale del parcheggio di Campo della Fiera, limitatamente al tempo strettamente necessario, sarà di 85 euro, valida 24 ore con sosta successiva in Piazza della Pace senza ulteriori costi aggiuntivi.
Nel corso della discussione, i rappresentanti delle associazioni di categoria hanno avanzato la richiesta di destinare una parte dei ricavi della tassa di soggiorno per un progetto di promozione del Centro Congressi di Palazzo del Popolo collegato ad agevolazioni sui costi di affitto della struttura e dei servizi collegati nel periodo compreso tra gennaio-aprile per convegni/seminari che prevedano un numero minimo di partecipanti e il pernottamento nelle strutture ricettive della città.
Da parte degli operatori non è invece emerso interesse in relazione alla proposta cosiddetta “3×2” (1 notte di pernottamento gratuita a fronte di un soggiorno di tre giorni) avanzata da un’associazione cittadina. Dai rappresentanti del settore ricettivo è venuta anche la proposta di una rimodulazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per alcune categorie di strutture a partire dal 2026 e a tal proposito sarà formulata una ipotesi che sarà discussa nella prossima riunione dell’Osservatorio.
“I dati delle strutture ricettive di Orvieto – ha detto il sindaco Roberta Tardani – e così anche i ricavi dall’imposta di soggiorno, peraltro non ancora definitivi, evidenziano anche per il 2024 un andamento positivo dei flussi turistici nella nostra città. Da quando si è insediata, questa amministrazione ha interamente utilizzato gli introiti dall’Imposta di soggiorno per le finalità di scopo previste dalla legge destinandoli agli investimenti nel settore turistico e culturale della città, dal sostegno agli eventi alla stagione del Teatro Mancinelli fino alla gestione integrata dell’Ufficio turistico, del Palazzo del Popolo, della Torre del Moro e dello stesso teatro. Lavoreremo ora insieme alla proposta avanzata sul Palazzo del Popolo che ha l’obiettivo di incentivare il turismo congressuale nei mesi solitamente meno attrattivi e, per quanto riguarda le agevolazioni, sarà fattibile a partire da gennaio-aprile 2026.
“La riunione – aggiunge il sindaco – è stata inoltre utile per porre, di fronte alla platea qualificata dell’Osservatorio, una riflessione in merito alla dialettica, spesso conflittuale, che si è generata tra le esigenze di una città a vocazione a turistica e quelle dei residenti con l’auspicio che tutti siano impegnati a garantire il giusto equilibrio tra questi aspetti. Il turismo, anche se non certamente l’unico, rappresenta uno dei principali settori dell’economia del territorio capace di generare un indotto che va al di là delle attività legate strettamente all’accoglienza.
Ma allo stesso tempo l’amministrazione comunale è fortemente impegnata in progetti che favoriscano la residenzialità, nel riportare servizi nel centro storico, a partire dalla realizzazione della Casa e dell’Ospedale di comunità nell’ex ospedale di Piazza Duomo, a incentivare i proprietari di immobili ad affittare case e appartamenti per lunghi periodi e a regolamentare l’apertura di nuove strutture extralberghiere con una disciplina delle destinazioni d’uso dei piani terra nel centro storico, che si sta partecipando in questi giorni con le categorie e gli ordini professionali, che ha la finalità di tutelare il decoro della città e la qualità dell’accoglienza.
Con questo obiettivo stanno andando avanti anche i controlli sul fenomeno dell’abusivismo nel settore extralberghiero da parte della Polizia Locale che sta compiendo accertamenti su una serie di strutture segnalate dall’Ufficio Tributi e anche sul rispetto dell’esposizione all’esterno delle strutture del Codice Identificativo Nazionale introdotto dalla nuova normativa nazionale”.
Nella discussione, i rappresentanti delle associazioni di categoria sono stati concordi nell’evidenziare che la città di Orvieto “non sia interessata da fenomeni di overtourism“, che il settore turistico sia una leva economica importante per la città visto l’indotto che genera e che sia necessario superare le polemiche e lavorare in sinergia per affrontare le criticità che sono comuni anche ad altre realtà e affliggono i centri storici come quello di Orvieto.
A margine dell’incontro, sono stati inoltre chiesti aggiornamenti relativamente ai bagni pubblici dislocati nel centro storico e alle nuove licenze per taxi e Ncc. L’amministrazione comunale ha informato dell’accordo con l’Opera del Duomo che prenderà in carico l’adeguamento e la gestione dei servizi igienici di Piazza Duomo mentre il servizio di custodia e pulizia degli altri bagni pubblici del centro storico sarà inserito nel nuovo bando per la gestione dei servizi di Piazzale della Pace a Orvieto scalo per assicurare un necessario controllo e presidio dei locali che, più volte ripristinati, sono stati altrettante volte vandalizzati. Per quanto riguarda il servizio taxi, a settembre è stata sbloccata l’operatività dei registri elettronici per cui ora è possibile attivare le procedure ad evidenza pubblica per una nuova licenza per taxi e una per Ncc.
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