Opposizione: "La verità che la sindaca Tardani non potrà nascondere a lungo"
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Un aforisma attribuito a Budda recita: "Tre cose non possono essere nascoste a lungo: il sole, la luna e la verità". Ed è proprio la verità sull’Amministrazione Tardani che non potrà essere nascosta a lungo nonostante il duro lavoro di comunicazione affidato - a nostro giudizio impropriamente - al suo addetto alla segreteria particolare. L’intervento della sindaca al Congresso Comunale di Fratelli d’Italia ne è una prova.
Non una valutazione politica, né un’analisi sociale od economica della realtà, né tantomeno un discorso sulle prospettive future. Di ampio respiro non c’è nulla. Racconta con orgoglio della conferma del suo mandato come se avesse stravinto mentre in realtà ha riconquistato il Comune per una manciata di voti. Sostiene che altrove ci prendono come esempio.
Ma chi? Chi può prendere come esempio una città che ha perso oltre 1.000 residenti negli ultimi cinque anni, ha il massimo delle aliquote fiscali e il minimo dei servizi, ha utilizzato una minima parte delle opportunità offerte con il PNRR, non ha collegamenti adeguati con la Capitale e nonostante la Giunta Tesei amica non è riuscita in cinque anni ad avere un ruolo nella politica regionale.
La sindaca è costretta a dire più volte "Credetemi", implorando quasi la fiducia dei suoi ascoltatori, la cui perplessità era sin troppo palese. Un sindaco se è un leader non dice "Credetemi" perché a nessuno dovrebbe mai dare motivo per non essere creduto.
Così come un sindaco non dovrebbe dire catastrofisti a chi evidenzia la realtà, o sterili discussioni quando preoccupati dell’esistente si cerca di creare un dibattito, o disfattisti a chi di fronte a scelte largamente opinabili esprime diverse opinioni.
Ossessionata dall’opposizione, in evidente difficoltà ad ogni confronto, con un’idea tutta sua della democrazia, la Sindaca ha nascosto fino ad ora tutti i suoi insuccessi, con grande abilità, questo sì le va riconosciuto. Ancora convinta che l’amministrazione di una città sia solo eventi e riunioni conviviali, forte del fatto che la socialità le ha mantenuto il consenso, sia pure per quattro voti, non potrà però nascondere a lungo la verità: che fine hanno fatto il museo della ceramica e quello dei costumi del corteo storico?
Che ne facciamo dell’ex Inapli? E la Scuola di Polizia all'ex Caserma Piave quando inizierà i suoi corsi? E il Centro Studi che prospettive ha per il futuro? E a che punto è l’iter per la riapertura del Tribunale? Il Piano della viabilità per la Casa di Comunità è pronto? Ci fermiamo qui ma l’elenco è molto lungo.
La sindaca ci accusa di rappresentare il nulla, di non avere idee e di non presentare proposte, ci sfida e noi replicheremo a dovere, non per lei, che a giudicare da come ci tratta non lo meriterebbe, ma per i cittadini che sono stati sin troppo mortificati.
Partito Democratico
Stefano Biagioli per il Bene Comune
Proposta Civica
Gruppo Misto
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