"Subito al lavoro per la sanità a Città della Pieve"
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“Mi sono fatto tramite per l'incontro, svoltosi a Palazzo Cesaroni, tra il gruppo ‘Insieme per Città della Pieve’ (rappresentato dai consiglieri Marco Cannoni, Raffaele Parbono e Nicoletta Conciarelli), il sindaco Fausto Risini e la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti”. Lo comunica Cristian Betti, capogruppo del Partito democratico all’Assemblea legislativa, spiegando che “la delegazione ha chiesto innanzitutto che si lavori immediatamente per il pieno funzionamento della Casa di Comunità, con tutti i servizi alla persona e le professionalità necessarie a coprire quella che è ormai un'urgenza sanitaria, aggravata dall'assenza di un servizio di pronto soccorso con ambulanze medicalizzate su un territorio di fatto abbandonato a sè stesso”.
“Città della Pieve - rimarca Betti - sta vivendo da quasi 8 anni uno stato di costante disagio sanitario. Dopo la chiusura di ospedale e pronto soccorso nel 2015, a seguito del DM 70, la struttura di riferimento è quella di Città di Castello, a più di un'ora di distanza in auto, mentre l'ospedale pievese è stato riconvertito in Casa della Salute prima e Casa di Comunità poi. Da allora la Giunta comunale cittadina, di entrambi gli schieramenti, chiede di implementare i servizi territoriali al suo interno e di restituire l'ospedale, ipotesi paventata dal 2022 attraverso la definizione di Città della Pieve quale ‘area disagiata’ per superare limiti imposti dalla legge (numero degli accessi e caratteristiche della struttura).
L'allora Giunta Tesei, con l'assessore alla salute Coletto, aveva inoltrato questa richiesta al Ministero con la prospettiva di ottenere un presidio sanitario che avrebbe dovuto essere dotato di 24 posti letto, unità di medicina e chirurgia ed un pronto soccorso H24, ma ad oggi non si è concretizzato nulla. Anzi: dal 1 dicembre scorso, al Punto di Primo Soccorso presso la Casa di Comunità di Città della Pieve, è stato anche tolto il servizio di Ambulanza Medicalizzata H12, motivando la scelta con la carenza di personale medico 118 e l’attivazione del servizio di Elisoccorso nella zona che farebbe venire meno le criticità di pronto intervento.
Al momento, quindi, Città della Pieve ha a disposizione una sola ambulanza non medicalizzata con il solo personale infermieristico a bordo e con la previsione, in caso di necessità, di intervento dell’auto medica in servizio presso la struttura ospedaliera di Castiglione del Lago (sempre che questa non sia già impegnata in altri servizi di soccorso). A questo si aggiunge il disagio per l'attuale organizzazione del servizio dei medici di base, concentrati nel capoluogo della Città, con le frazioni isolate dal punto di vista sanitario e abitate, è necessario ricordarlo, perlopiù da una popolazione anziana, mentre dal prossimo 16 febbraio anche la pediatra di base lascerà Città della Pieve ed i suoi 782 piccoli assistiti”.
"Abbiamo ascoltato con attenzione - conclude Betti - tutte le richieste e le problematiche che hanno assunto ormai carattere di urgenza per i cittadini. Questo incontro, troppo a lungo rimandato, è stato essenziale per determinare le azioni da mettere immediatamente in campo, senza ulteriori, inutili indugi. La presidente Proietti ha raccolto tutta la documentazione presentata e promesso un nuovo incontro, questa volta alla presenza anche della neo-dirigente Daniela Donetti per dare risposte rapide e concrete ad una comunità fin troppo marginalizzata”.
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