Interventi per la riattivazione degli ambulatori medici nelle frazioni
Il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani, ha diffuso il testo della replica all’interrogazione scritta presentata dai consiglieri comunali Cristina Croce e Federico Giovannini (Pd), Stefano Biagioli e Mauro Caiello (Biagioli per il Bene Comune), Roberta Palazzetti (Proposta Civica), Daniele Di Loreto (Gruppo Misto) relativa alla richiesta di aggiornamenti e interventi per la riattivazione degli ambulatori medici nelle frazioni.
Con l’atto si chiedeva "se l’Amministrazione Comunale abbia già avviato o preveda di avviare a breve delle azioni per affrontare queste problematiche nelle frazioni del Comune di Orvieto, al fine di garantire ai residenti il diritto di accedere alle visite e alle cure mediche necessarie, se sia stata presa in considerazione, per Benano, la ricerca di una nuova sede per l’ambulatorio assicurando la continuità dell’assistenza sanitaria ai cittadini della frazione, e se l’amministrazione comunale abbia esplorato la possibilità di attingere ai fondi disponibili per le aree interne o Pnrr, come fatto da altri comuni limitrofi, al fine di garantire la continuità dell’assistenza medica nelle frazioni e ridurre la necessità di spostamenti per le cure".
“Da parte dell’amministrazione comunale – scrive il sindaco – c’è la massima attenzione sulla questione oggetto dell’interrogazione ed è stato aperto anche un confronto con il coordinatore dell’Aft – Aggregazione Funzionale Territoriale sul territorio Orvietano. Come è emerso dai colloqui avuti e come ha sottolineato anche il direttore del Distretto sanitario di Orvieto, dottor Massimo Marchino, nella recente audizione nella Commissione Sanità in Consiglio Comunale, la tendenza è quella di centralizzare i servizi dei medici di medicina generale e di favorire il lavoro in team, aspetto che sarà ulteriormente accentuato con la prossima realizzazione delle Case e degli Ospedali di comunità. In questa direzione vanno anche gli interventi normativi sulla categoria attualmente allo studio di Governo e Regioni.
Per quanto ci riguarda siamo comunque pronti a mettere a disposizione e adeguare strutture esistenti nelle frazioni per ospitare ambulatori medici laddove ci sia la disponibilità dei medici di base. In particolare a Sugano, dove ci sarebbe la disponibilità di un medico, abbiamo predisposto un progetto di adeguamento di alcuni locali dell’ex scuola. Va infatti precisato che gli spazi per gli ambulatori devono rispondere a precisi requisiti e devono essere autorizzati anche dalla Asl.
Relativamente a eventuali risorse economiche a cui attingere – conclude – i fondi delle Aree Interne finanziano infrastrutture e attrezzature sanitarie su presidi sul territorio già attivi e indicati dalla Asl di competenza, come Pes-Punti Erogazioni Servizi e Case della Salute, con l’obiettivo di potenziare tali strutture e consentire diagnosi più approfondite per i cittadini. Tali interventi, in accordo con la Asl Umbria 2, sono stati già finanziati precedentemente e inseriti anche nella bozza della nuova Strategia dell’Area Interna Sud Ovest Orvietano attualmente in via di definizione“.