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Commissione Sanità, Cosp: "Auspichiamo che i prossimi incontri rivelino la volontà di analizzare criticità e ipotizzare nuove strategie"

mercoledì 4 dicembre 2024

Lunedì 2 dicembre nella Sala delle Quattro Virtù del Palazzo Comunale, la Commissione Consiliare Permanente sulla Sanità e il Sociale del Comune di Orvieto ha convocato in audizione la dottoressa Ilaria Bernardini, direttrice sanitaria del presidio ospedaliero di Orvieto. Una delegazione del Comitato Orvietano per la Salute Pubblica ha assistito all’incontro: i partecipanti potevano solo ascoltare, ma non intervenire nel dibattito, come da regolamento previsto per i lavori delle Commissioni.

In particolare ci si augura che le prossime riunioni della Commissione vengano convocate in un’altra sala per consentire anche al pubblico di poter assistere in maniera più comoda, visto che diverse persone sono rimaste in piedi per più di un’ora; molti cittadini hanno delle aspettative importanti nei confronti di questa Commissione e per il momento questo primo incontro ha dato l’impressione di essere ancora solo ad una fase "esplorativa" e di conoscenza tra i membri della Commissione stessa e la direttrice sanitaria.

La dottoressa Bernardini, in carica dal febbraio 2024, ha esposto alla platea le azioni da intraprendere per ripristinare la funzione originaria dell’Ospedale di Orvieto, cioè quella di Ospedale di Emergenza-Urgenza di 1° livello; alcuni progetti sono stati messi in campo, alcuni sono ancora da realizzare. Ha confermato il mantenimento del punto nascita nonostante i pochi parti, ma per le criticità strutturali, come quelle del personale sanitario, medici, infermieri e OSS non sembrano esserci grandi novità.

Agli avvisi per i medici specialisti non si presentano candidati: chi può, preferisce essere trasferito presso altre sedi lavorative, confermando la poca attrattività del territorio orvietano. È infatti probabile che, ad esempio, con l’ultimo avviso per infermieri che era a tempo determinato per un anno, i professionisti trovino qualcosa di meglio altrove; inoltre spesso agli avvisi pubblici partecipano solo specializzandi, e non dell’ultimo anno; quindi risultano “introvabili” ginecologi e medici dell’urgenza e, come sottolineato dal consigliere Biagioli, dal 2022 sono andati via dall’Ospedale di Orvieto ben 41 chirurghi: come mai?

La discussione più volte è stata portata dal sindaco, Roberta Tardani, e dal presidente della Commissione, Evasio Gialletti, sul fatto che le parole della Dott.ssa Bernardini confermano che l’Ospedale di Orvieto non è a rischio chiusura: tuttavia nessuno ha mai paventato la chiusura dell’Ospedale, semmai è stata sempre rimarcata la necessità di potenziarlo perché i servizi sono oggettivamente in sofferenza, e dire che il nostro Ospedale è un Dea di 1° livello, purtroppo non necessariamente implica in automatico che i relativi servizi previsti per tale livello siano, di fatto, assicurati.

Inoltre, con sconcerto, riguardo al problema delle liste d’attesa, abbiamo ascoltato il presidente Gialletti affermare che il 70% delle richieste di visite e prestazioni risultano “improprie”. Da cittadini, pensiamo che non possiamo attribuire la colpa delle liste d’attesa alle cittadine ed ai cittadini che si vogliono far curare, ma la soluzione sia aumentare e migliorare l’offerta, non diminuire la domanda. Ed infatti la dottoressa Bernardini su questo tema, ha tenuto a precisare che bisogna lavorare insieme ai medici di famiglia e il Distretto Sanitario affinché si possa cambiare l’approccio iniziale relativo alle prescrizioni delle visite specialistiche, governando in maniera più adeguata le prescrizioni che poi vengono effettuate dagli stessi medici di famiglia.

Siamo fermamente convinti infatti, che un tema così importante e vitale per tutti noi meriti un approccio serio e rigoroso, da parte di tutti i membri della commissione, sia di maggioranza che di minoranza, nessuno dei quali ieri ad esempio ha fatto domande esplicite sugli atti di analisi e programmazione (Piano Attuativo Locale – PAL - come previsto dal Dlgs 229/99) prodotti da AUSL rispetto al nostro territorio ed ancora, nessuno ha chiesto delucidazioni sulla tipologia di queste 50 operazioni chirurgiche compiute sui bambini nel nostro Ospedale, a partire dal mese di settembre 2024.

Auspichiamo che i prossimi incontri rivelino una sincera e forte volontà di analizzare le criticità e ipotizzare nuove strategie che possano realmente aprire una nuova stagione di confronto costruttivo, come ad esempio la convocazione di Consigli Comunali aperti alla cittadinanza. Noi, come cittadini a cui stanno a cuore le sorti della sanità locale, ci saremo!

Comitato Orvietano per la Salute Pubblica